Il mondo si risveglia dopo il Facebookdown, Instagramdown e Whatsappdown. Il malfunzionamento più lungo della storia dei social, inziato ieri intorno alle 17:30 ora italiana, di ieri, lunedì 4 ottobre sembra essere soltanto un brutto incubo.
Facebook ha tentato di tamponare i malumori, da prima assicurando che stava “lavorando per riportare le cose alla normalità”, successivamente scusandosi del disservizio, non appena i servizi sono tornati disponibili:
“All’enorme comunità di persone e aziende in tutto il mondo che dipendono da noi: ci scusiamo”, ha twittato il team di ingegneri del Facebook Engineering. “Abbiamo lavorato duramente per ripristinare l’accesso alle nostre app e ai nostri servizi e siamo felici di annunciare che stanno tornando online ora”.
Lo stesso Mark Zuckerberg, fondatore e Direttore della Facebook Inc. si è scusato per l’interruzione del funzionamento dei social e delle app, non appena i servizi hanno iniziato a tornare online.
“Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger stanno tornando online ora”, ha detto Zuckerberg su Facebook, “Scusa per l’interruzione di oggi, so quanto ti affidi ai nostri servizi per rimanere in contatto con le persone a cui tieni”, ha scritto.
In fine il Chief Technology Officer di Facebook, Mike Schroepfer e la troupe delle pubbliche relazioni di Instagram, anch’essa di proprietà della Facebook Inc. come WhatsApp, hanno rilasciato altrettante dichiarazioni di scuse tentando di spiegare i motivi dell’incidente.
“I nostri team di ingegneri hanno appreso che le modifiche alla configurazione sui router dorsali che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center hanno causato problemi che hanno interrotto questa comunicazione”, secondo una dichiarazione rilasciata da Facebook Engineering lunedì sera. Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri data center, bloccando i nostri servizi”, ha scritto su Twitter il team delle relazioni pubbliche Instagram.
Secondo la ricostruzione degli esperti la sospensione dei servizi sarebbe dovuta a un cambiamento all’interno del sistema di nomi di dominio (DNS) della piattaforma di punta. L’azione intrapresa, deliberata o accidentale, spiegherebbe il successivo impatto sulle app contenute nell’ecologia online di Facebook.
L’interruzione di sei ore è il tempo di inattività più lungo per Facebook e la sua piattaforma dal marzo 2019, quando i servizi online dell’azienda rimasero sospesi per quasi 24 ore a causa di un presunto errore tecnico “che ha innescato una serie di problemi a cascata”, secondo la dichiarazione che fecero allora i portavoce di Facebook.