Il sindaco del capoluogo attende di essere ascoltato dai magistrati e promette massima chiarezza. Intanto la Lega e il suo leader, Matteo Salvini, desiderano la sua sfiducia immediata.
“Ho avuto comunicazione dell’avviso di un’indagine, esaminerò gli atti depositati dalla Procura della Repubblica e per fare massima chiarezza attendo di essere ascoltato dai magistrati titolari delle indagini sul merito e sulle competenze in una materia, peraltro, particolarmente tecnica”. Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sull’inchiesta per falso in bilancio.
L’attacco della Lega
“Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Orlando e delle altre persone indagate dalla procura di Palermo per possibili irregolarità nei bilanci e fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia”.
Lo affermano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo, Igor Gelarda, e la deputata e consigliera Marianna Caronia, sull’inchiesta per falso nei bilanci in cui sono indagati il sindaco Leoluca Orlando e 23 fra ex assessori, dirigenti e capi area comunali. “Quella sfiducia che abbiamo promosso da mesi e che finora ha raccolto una decina di firme – aggiungono – è la cartina al tornasole di come qualcuno a Palermo abbia fatto opposizione solo a parole. Ma oggi più di prima e in maniera definitiva non ci possono più essere mezze misure. O si è con Palermo o si è con Orlando. O si firma e vota la sfiducia o si è contro la città”.
“Prima del voto va a manifestare con la Cgil, appena dopo il voto viene indagato. Che stranezze a sinistra… Domani sarò a Palermo per incontrare cittadini e dirigenti della Lega. Orlando? A casa”. Lo scrive, su Twitter, il leader della Lega, Matteo Salvini , sull’inchiesta per falso nei bilanci in cui sono indagati il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e altre 23 persone, fra ex assessori, dirigenti e capi area comunali.