Un misterioso individuo si è spacciato per il senatore statunitense Marco Rubio utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale. Con messaggi vocali e di testo, ha contattato almeno un membro del Congresso, un governatore americano e tre ministri degli Esteri stranieri. L’obiettivo? Ottenere informazioni riservate, sfruttando la credibilità del senatore e la discrezione della piattaforma Signal.
Le autorità brancolano nel buio
Secondo un cablogramma datato 3 luglio, l’impostore ha iniziato la sua campagna a metà giugno. Ancora non è chiara la sua identità. Le autorità americane non sanno chi ci sia dietro l’operazione, che ha preso di mira almeno due individui con messaggi vocali su Signal, oltre a invitare altri interlocutori a conversare sulla stessa app.
Una falla nella sicurezza politica?
La vicenda, riportata dal Washington Post, solleva interrogativi preoccupanti sull’uso dell’IA per operazioni di inganno politico e sulla vulnerabilità delle comunicazioni digitali, soprattutto in ambienti governativi. L’amministrazione Trump aveva già fatto largo uso di Signal, apprezzata per il suo elevato livello di crittografia.

