Roma, 12 dic. (askanews) – La disponibilità di acqua rinnovabile pro capite ha continuato a diminuire di un ulteriore 7% nell’ultimo decennio, mentre la pressione sulle già scarse risorse di acqua dolce sta aumentando in diverse regioni. E’ quanto emerge dall’Aquastat Water Data Snapshot del 2025, pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao).
L’aggiornamento fornisce una panoramica globale dell’evoluzione della disponibilità e dell’utilizzo dell’acqua, presentando nuovi dati su irrigazione, efficienza e stress idrico. Per acqua rinnovabile si intende l’acqua dolce che si rigenera naturalmente attraverso il ciclo idrologico, che include evaporazione, condensazione e precipitazioni.
Gli ultimi dati mostrano che alcune regioni, in particolare l’Africa settentrionale e l’Asia occidentale, continuano a operare con dotazioni di acqua dolce estremamente limitate. Paesi come il Kuwait e il Qatar si classificano tra i paesi con il più basso consumo di risorse idriche rinnovabili pro capite al mondo.
Anche i prelievi di acqua dolce sono aumentati in diverse regioni negli ultimi anni, aumentando la pressione su bacini fluviali e falde acquifere già sotto stress. L’agricoltura rimane il settore che consuma più acqua a livello globale, rappresentando il 72% dei prelievi in molte regioni.
In Nord Africa, la disponibilità di acqua dolce pro capite rimane tra le più basse a livello globale, mentre i prelievi sono aumentati del 16% negli ultimi 10 anni. In Asia occidentale, che nello Snapshot include la maggior parte dei paesi del Medio Oriente, la rapida crescita demografica e la domanda agricola stanno contribuendo ad aumentare la pressione sulle limitate risorse idriche. Al contrario, alcune regioni con una disponibilità idrica relativamente maggiore devono ancora affrontare una crescente concorrenza tra i settori, in particolare dove l’urbanizzazione e l’agricoltura irrigua stanno trainando la domanda.
I dati evidenziano anche ampie disparità nell’irrigazione e nell’efficienza nell’uso dell’acqua. In alcune parti dell’America Latina e dell’Asia, l’irrigazione supporta un’ampia quota della produzione agricola, mentre nell’Africa subsahariana i terreni irrigui rappresentano solo una piccola frazione del totale dei terreni coltivati, riflettendo le persistenti lacune nell’accesso alle infrastrutture idriche. Lo Snapshot segnala miglioramenti nell’efficienza nell’uso dell’acqua in diverse regioni, mentre i livelli di stress idrico rimangono elevati o molto elevati nei paesi in cui i prelievi superano regolarmente le risorse rinnovabili.
Il rapporto presenta valori aggiornati per i due indicatori monitorati nell’ambito dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 6.4, monitorando l’efficienza nell’uso dell’acqua e lo stress idrico. Sebbene l’efficienza sia complessivamente migliorata, gli elevati livelli di stress sottolineano la necessità di continui sforzi per gestire l’acqua in modo sostenibile e rafforzare la resilienza alla crescente domanda.
