“L’incarico che mi è stato assegnato, e che ovviamente poggia su delle valutazioni che il presidente avrà fatto in ordine alla mia adeguatezza, rispetto alle attività che devo svolgere e che devo ancora dimostrare, è chiaro che lo svolgerò con la forza dei trentacinque anni di lavoro che ho dentro il Servizio sanitario regionale, di cui ho conosciuto le fasi di cambiamento, le fasi di maturazione e di cui conosco oggi la prospettiva della riorganizzazione che è possibile esattamente attuare come conosco le prospettive che sono praticamente impossibili”. Queste le parole dell’assessore regionale per la salute Daniela Faraoni al Quotidiano di Sicilia al termine dell’audizione in Commissione salute, servizi sociali e sanitari presieduta da Giuseppe Laccoto.
L’audizione
L’audizione aveva al punto principale dell’ordine del giorno l’esposizione delle linee programmatiche del nuovo assessore per l’esperimento del proprio mandato, ricevuto immediatamente alle dimissioni del predecessore Giovanna Volo per una guida assessoriale senza soluzione di continuità. “Nell’augurarle buon lavoro, ho espresso l’auspicio di un dialogo sereno e costruttivo sulle criticità della sanità siciliana, in un clima di reciproca collaborazione”, ha affermato al termine dell’audizione il presidente della VI Commissione all’Ars Giuseppe Laccoto. Tra i punti critici che Daniela Faraoni ha da affrontare e risolvere nel corso del suo mandato ci sono anche aspetti che riguardano ritardi nell’attuazione e prevedono pertanto una azione di recupero per l’efficientamento del Servizio sanitario regionale.
Le parole di Laccoto
“Sappiamo che l’esperienza e la competenza dell’assessore Faraoni – ha affermato Giuseppe Laccoto – saranno utili per affrontare le numerose problematiche che emergono quotidianamente nelle strutture sanitarie pubbliche: dalla carenza di medici, in particolare nei pronto soccorso, al potenziamento della medicina territoriale, fino alla revisione della rete ospedaliera e all’aggiornamento del piano sanitario, ormai scaduto da tempo”. Sulla questione del piano sanitario Daniela Faraoni ha proposto “due linee di intervento, una di immediata attuazione e l’altra che necessiterà di maggiore tempo per la riorganizzazione e per risultati sul medio e lungo termine”.
Le criticità
In merito alle criticità che rendono impossibile un buon servizio sanitario in Sicilia, il presidente della VI commissione dell’Ars ha chiaro il quadro: “È inoltre fondamentale rafforzare il servizio del 118 e rivedere le funzioni della guardia medica che potrebbe supportare l’emergenza urgenza ospedaliera. Credo inoltre necessario investire molto nella prevenzione e giungere alla gestione informatizzata dei posti letto per consentire di conoscere in tempo reale la disponibilità”. Sull’operato del nuovo assessore – ha aggiunto Giuseppe Laccoto – “la Commissione Salute continuerà a essere un luogo di confronto aperto e costruttivo, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi sanitari per tutta la comunità siciliana”.
Il pragmatismo
Daniela Faraoni ha fama d’essere persona manager pragmatico, poco incline alle piaggerie nei rapporti professionali, ed in linea con questo profilo pare stia operando già dal giorno del suo giuramento lo scorso lunedì. Preso possesso del suo ufficio, Faraoni ha tenuto una riunione con la struttura assessoriale il giorno successivo e convocato tutti i direttori generali delle aziende sanitarie siciliane, pubbliche e private, per giovedì. Una riunione, questa con i vertici delle aziende, durato sette ore. Nel frattempo, ufficialmente per pura coincidenza, il giorno dell’audizione del nuovo assessore per la salute in VI commissione, nel palazzo di fronte attraversando piazza Indipendenza, per l’esattezza a Palazzo d’Orleans, la Presidenza della Regione prendeva atto delle dimissioni del direttore generale delle aziende ospedaliere riunite Villa Sofia e Cervello.
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