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Farmaci scaduti all’ospedale di Milazzo: È ancora polemica

Proseguono le polemiche legate al caso dei farmaci scaduti all’ospedale di Milazzo. Da tempo la struttura si ritrova ad affrontare situazioni di difficoltà. Nel reparto di Medicina dell’ospedale Fogliani di Milazzo manca l’acqua calda, dovuto molto probabilmente ad un guasto agli impianti che perdura da tempo e di cui si chiede la predisposizione di un intervento di riparazione. Si tratta solamente dell’ultimo dei numerosi problemi che affliggono il presidio sanitario che pare non riuscire a venire a capo delle varie situazioni critiche, non solo del pronto soccorso, tra le segnalazioni degli utenti e le denunce alla Regione del deputato di Sud chiama Nord Matteo Sciotto.

Ospedale di Milazzo, Sciotto: “Chiediamo spiegazioni e soluzioni”

Il parlamentare ha ribadito l’importanza di lottare per il “diritto della salute dei cittadini” ed è pronto a sollecitare l’assessorato regionale della Salute affinché verifichi i nodi presenti al “Fogliani”. “Quello dei farmaci scaduti è il caso più eclatante e peraltro ancora irrisolto, ma ricevo continue segnalazioni riguardo a disfunzioni esistenti. L’ultima proprio relativa al reparto di Medicina, dove da tre giorni mancherebbe l’acqua calda nei bagni. Una situazione assurda e inaccettabile per un luogo che dovrebbe garantire il benessere e la dignità dei pazienti. I malati, già costretti a vivere situazioni di sofferenza, devono affrontare anche il disagio di lavarsi con acqua fredda, mentre i familiari, esasperati, per poter assistere i propri cari dovranno portarsi l’acqua calda da casa? Chiediamo immediatamente spiegazioni e soluzioni. Medici ed infermieri costretti, senza colpe, a subire giustamente le proteste dei familiari, ma è inaccettabile che si verifichino episodi simili in una struttura sanitaria. Dove sono gli interventi? Chi si sta occupando di ripristinare un servizio fondamentale? La salute e la dignità delle persone non possono aspettare”.

Ospedale di Milazzo, le altre problematiche

Ulteriore problematica che da tempo affligge l’ospedale di Milazzo riguarda i pazienti affetti da malattie respiratore che vengono tenuti al pronto soccorso sino a quando non si libera un posto in Medicina al “Fogliani”, oppure sono dirottati in altri presidi. L’Uoc di Pneumologia, che da anni è stata trasferita da Milazzo a Barcellona, continua a non assicurare il ricovero dei pazienti al “Cutroni Zodda” a causa della mancanza di medici che hanno scelto altri presidi o che risultano essere stati esentati dal servizio di reperibilità nei turni delle ore notturne. Un reparto che è stato da sempre un’eccellenza in questo comprensorio ad alto inquinamento gravato da pazienti con problemi respiratori e che oggi rischia di indebolirsi sino all’accorpamento con la Medicina.

Ospedale di Milazzo, il sequestro dei Nas dopo il caso dei farmaci scaduti

Dopo il caso dei farmaci scaduti I Carabinieri del N.A.S. di Catania e della Compagnia di Milazzo, insieme ai militari della sezione di Polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Barcellona, a seguito di attività delegata dall’autorità giudiziaria, hanno effettuato una verifica ispettiva igienico-sanitaria presso la farmacia dell’Ospedale “Fogliani” di Milazzo.

L’attività di controllo, a cui ha preso parte il  Procuratore Capo Giuseppe Verzera alla guida della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, presente alle operazioni condotte, ha permesso ai militari dell’Arma di individuare alcune confezioni di farmaci scaduti di validità, detenuti in promiscuità con i medicinali regolamentari, all’interno degli appositi armadietti della farmacia ispezionata, e destinati ai reparti ospedalieri.

Il NAS di Catania ha quindi sottoposto a sequestro i farmaci scaduti di validità. “Esprimo piena soddisfazione e un plauso all’intervento dei Carabinieri del N.A.S. di Catania e della Compagnia di Milazzo, insieme alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, che hanno effettuato una verifica ispettiva igienico-sanitaria presso la farmacia dell’Ospedale Fogliani di Milazzo riscontrando le irregolarità che avevamo più volte denunciato nelle ultime settimane”. Lo ha detto  il parlamentare Matteo Sciotto il primo denunciare un triplice caso da tempo incalzando la Regione.

“Come si legge – continua l’esponente di Sud chiama Nord – nella nota trasmessa dalle forze dell’ordine “L’attività di controllo, a cui ha preso parte il Giuseppe Verzera, Procuratore Capo alla guida della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, presente alle operazioni condotte, ha permesso ai militari dell’Arma di individuare alcune confezioni di farmaci scaduti di validità, detenuti in promiscuità con i medicinali regolamentari, all’interno degli appositi armadietti della farmacia ispezionata, e destinati ai reparti ospedalieri”.

Farmaci scaduti all’ospedale di Milazzo, la nota Uil Fpl

“La giusta assegnazione del personale con profilo di caposala e/o Coordinatore infermieristico, cui spetta la gestione dei farmaci stupefacenti e psicotropi, avrebbe potuto evitare quanto accaduto e balzato agli onori della cronaca”. Questa la tesi della Uil Fpl Messina che con una nota indirizzata ai vertici dell’Asp nonché all’assessorato regionale alla Salute e alla Corte dei Conti e per conoscenza ai carabinieri del Nas denuncia “l’impropria assegnazione del personale caposala”.

“Purtroppo – si legge nella nota del segretario provinciale Licio Andronico – siamo costretti a segnalare che in codesta amministrazione la gestione delle risorse umane è un optional ormai consolidato anche se, l’attuale management, inconsapevolmente, ha ereditato dalle precedenti gestioni manageriali l’attuale collocazione del personale. Le recenti notizie, apparse a mezzo stampa, relativamente ai farmaci scaduti riscontrati durante le due ispezione, in un Presidio Ospedaliero (al Fogliani di Milazzo)  di codesta azienda effettuate a distanza di un mese l’una dall’altra dai carabinieri del Nas insieme alla polizia giudiziaria, inducono la scrivente organizzazione sindacale a porsi molteplici interrogativi. Infatti, recentemente, con l’approvazione del regolamento per il conferimento degli incarichi di funzione organizzativa con funzioni di coordinamento, siamo venuti a conoscenza che presso alcune strutture aziendali, si trovano collocati n. 3 dipendenti ex caposala (DS) assegnati in contesti lavorativi in cui non sono previsti. A tal proposito, sembrerebbe che i succitati caposala si trovino addirittura in due, presso gli ambulatori di Pistunina, ed una unità presso la Direzione di Presidio dell’Ospedale di Mistretta. Tutto ciò a nostro avviso rappresenta un gravissimo danno erariale, nonché una grave diseguaglianza con altro personale di pari profilo. Ancor più preoccupante, è la situazione che si è generata nel presidio ospedaliero oggetto di Blitz da parte del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, in cui sono emerse importantissime criticità relative ai farmaci e stupefacenti scaduti”.

Uil Fpl chiede dunque al management “di avviare in tempi celeri i provvedimenti necessari, prevedendo la corretta assegnazione del personale caposala, in atto assegnato in modo improprio, presso i presidi ospedalieri dove tale figura risulta realmente prevista e legata alla reale attività assistenziale ed organizzativa, giustificando l’impegno orario del succitato personale, che a nostro avviso per tutto questo tempo, con la misteriosa complicità non si sa capisce bene di chi, è rimasto impropriamente assegnato presso servizi che, non prevedevano tale figura nella attuale dotazione organica”.

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