Fascicolo sanitario elettronico, cos'è e come opporsi: la guida

Fascicolo sanitario elettronico, cos’è e come opporsi: la guida

marikacontarino

Fascicolo sanitario elettronico, cos’è e come opporsi: la guida

Redazione  |
domenica 30 Giugno 2024

Ogni cittadino ha diritto alla non attivazione dello strumento: ecco tutti i passaggi per non dare il consenso.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (abbreviato FSE) è una raccolta digitale dei dati e documenti sanitari di un individuo, generati da eventi clinici passati e presenti.

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Questo strumento è progettato per raccogliere tutte le informazioni sanitarie rilevanti di una persona, resi così accessibili sia dagli assistiti che dai professionisti sanitari autorizzati. L’idea di base è quella di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, ma non è stata ben accolta da tutti.

Fascicolo sanitario elettronico: cos’è?

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) raccoglie i dati clinici di una persona e la organizza, il tutto in formato elettronico. Ma come funziona?

La prima cosa da fare è procedere alla creazione del fascicolo: quando una persona accede a un servizio sanitario i dati e i documenti generati vengono automaticamente inseriti nel suo FSE. Questo processo avviene ovviamente previo consenso dell’assistito. Quest’ultimo, infatti, potrà accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico tramite un portale online, utilizzando credenziali di accesso. Da qui potrà visualizzare e scaricare referti, lettere di dimissione, verbali di pronto soccorso, prescrizioni mediche, vaccini e molto altro.

Il fascicolo sanitario elettronico, però, può essere visualizzato anche dai medici e in generale da tutti professionisti sanitari autorizzati. Questo facilita la diagnosi e il trattamento, specialmente in situazioni di emergenza o nel caso in cui il paziente non sia in grado di comunicare col personale medico. Ciò permette anche il continuo aggiornamento dei dati sanitari ogni volta che l’assistito riceve assistenza medica. Lo strumento è interoperabile a livello nazionale: i dati, dunque, possono essere consultati in tutta Italia da strutture sanitarie e medici, indipendentemente dalla regione in cui sono stati generati.

Pro e contro

L’idea del Fascicolo Sanitario Elettronico ha ricevuto molti consensi, ecco quali sono i lati positivi:

  • Permette agli assistiti di avere la propria storia clinica sempre disponibile, riducendo la necessità di trasportare documenti cartacei e minimizzando il rischio di perdita di informazioni cruciali;
  • I medici possono accedere rapidamente ai dati sanitari, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità delle cure, specialmente in situazioni di emergenza;
  • Facilita la condivisione delle informazioni tra diversi professionisti sanitari, garantendo una cura più coordinata e personalizzata. Ciò significa che evita esami o trattamenti ripetuti inutilmente, poiché i medici possono vedere tutte le prestazioni già effettuate​.

Ci sono però alcune preoccupazioni riguardo la sicurezza dei dati e la possibilità di accessi non autorizzati. Nonostante vi siano misure di protezione e sicurezza, il rischio di violazioni della privacy esiste. Inoltre, alcuni pazienti potrebbero non voler condividere tutti i propri dati sanitari per motivi personali o di privacy. È, infatti, prevista la possibilità di opporsi all’inserimento automatico di dati precedenti al 19 maggio 2020, ma non tutti sono a conoscenza di questa opzione.

Fascicolo sanitario elettronico: come opporsi?

Nel caso in cui un cittadino volesse opporsi all’attivazione automatica del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), può farlo seguendo alcuni passaggi specifici. Ecco come procedere:

  • Informarsi sui tuoi diritti: ogni cittadino ha il diritto di opporsi all’attivazione del FSE. La normativa italiana prevede questa possibilità per tutelare la privacy e la volontà degli individui;
  • Richiedere il modulo apposito direttamente presso gli sportelli dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento o scaricarlo dal sito web della propria regione o dell’ASL. Alcune regioni potrebbero fornire questo modulo anche online;
  • Compilare il modulo correttamente con le informazioni richieste, che generalmente includono dati personali, codice fiscale e la specifica richiesta di opposizione all’attivazione del FSE;
  • Presentare il modulo alla ASL o di persona agli sportelli, tramite posta raccomandata o, in alcune regioni, tramite invio elettronico via email o PEC (Posta Elettronica Certificata). Dopo aver presentato il modulo, l’ASL dovrebbe fornire una conferma dell’avvenuta ricezione e del trattamento della richiesta. È consigliabile conservare una copia della conferma per eventuali future necessità;
  • Monitorare la Situazione per assicurarsi che l’FSE non venga attivato per errore.

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