Fascismo: striscioni e polemiche per l'anniversario del Duce - QdS

Fascismo: striscioni e polemiche per l’anniversario del Duce

Fascismo: striscioni e polemiche per l’anniversario del Duce

lunedì 29 Aprile 2019

"Mussolini per mille anni" lo striscione firmato a Roma da Forza Nuova. Smeriglio (Pd), "rapporti equivoci di Salvini con l'estrema destra italiana ed europea". Oggi a Milano si rischiano scontri tra gli estremisti di destra e partigiani e antifascisti

Striscioni, messe, necrologi e manifesti.

Così il mondo dell’estrema destra, anche quella nascosta, ha ricordato ieri l’anniversario della morte di Benito Mussolini, il dittatore fascista ucciso a colpi d’arma da fuoco 74 anni fa a Giulino, nel Comasco, dal comandante partigiano Walter Audisio, detto Colonnello Valerio, dopo esser stato catturato mentre tentava di fuggire in Germania vestito da sottufficiale della Wermacht.

La data del 28 aprile 1945 compare sui numerosi manifesti che sono stati affissi in diverse città italiane, come Terni, Sondrio e Roma. “Piovon fiori su piazzale Loreto”, il testo su uno degli striscioni avvistati nella Capitale.

Nel piazzale Loreto di Milano, il 29 aprile del 1945, venne infatti appeso a testa in giù il cadavere del dittatore.

“Piovon fiori su piazzale Loreto” è stato anche il messaggio che ha provato a pubblicare sui suoi social anche Caio Giulio Cesare Mussolini, il pronipote del dittatore fascista candidato alle prossime Europee nelle file di Fratelli d’Italia.

Il messaggio, però, è stato bloccato, come denunciato da lui stesso.
“Questa è la liberà ai tempi di Facebook”, ha commentato.

Durante la notte prima dell’anniversario, a Roma, a due passi dal Colosseo, è comparso anche un grande striscione a firma dell’organizzazione politica neofascista Forza Nuova.

“Mussolini per mille anni”, recitava lo striscione, rimosso e sequestrato dalla polizia.

E su Facebook l’organizzazione neofascista ha scritto: “Roma lo urla forte, lo grida dal Ponte del Colosseo, dal suo cuore più eterno e conosciuto: 28 aprile Mussolini per mille anni. Contro vecchi e nuovi partigiani, contro sbirri, toghe e pennivendoli. Contro vili, prudenti e traditori, contro i servi di Soros, contro Bruxelles e la Nato. Contro ogni antifascismo. Onore eterna all’ultimo dei Cesari! Per l’Italia di oggi e di domani il suo esempio la nostra lotta”.

Ferma la condanna del Pd.

“Lo striscione – ha commentato Massimiliano Smeriglio, candidato alle Europee – oltre a essere uno sfregio alla memoria e alla storia italiana, oltre a costituire reato di apologia di fascismo è un esempio di apologia di ignoranza. L’avanzata dei movimenti neofascisti in Italia non è solo un fenomeno politico, ma un problema culturale che il governo non solo finge di non vedere, ma addirittura sminuisce e in qualche misura rincorre, come dimostrano i rapporti equivoci di Salvini con l’estrema destra italiana ed europea”.

Alcune centinaia di persone, poi, hanno partecipato al corteo di Predappio verso la cripta Mussolini.

Camicie nere e bandiere tricolore in mano, i militanti hanno salutato con il braccio alzato il dittatore fascista.

A Brescia è stata poi celebrata una messa in memoria di Mussolini. Messa che, invece, è stata negata dal vescovo della diocesi di Ventimiglia.

L’Anpi, che ieri ha dato l’annuncio della scomparsa di Libero Traversa – il partigiano Aiace – ha denunciato poi due episodi di oltraggio alla memoria della Resistenza.

A Milano è stata bruciata una corona in ricordo del partigiano Mario Peluzzi e, sempre nel capoluogo lombardo, sono comparsi adesivi con scritto “odio gli antifascisti”.

Le polemiche rischiano di proseguire anche oggi, quando i movimenti neofascisti – tra cui Casapound e Forza Nuova – si troveranno a piazzale Susa, a Milano, per ricordare esponenti di estrema destra uccisi, come Sergio Ramelli e Carlo Borsani.

Contemporaneamente, a piazzale Loreto, si ritroveranno i movimenti antifascisti.

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