Fatina del "Buondì" uccisa, pioggia di critiche su uno spot: "Istiga alla violenza" - QdS

Fatina del “Buondì” uccisa, pioggia di critiche su uno spot: “Istiga alla violenza”

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Fatina del “Buondì” uccisa, pioggia di critiche su uno spot: “Istiga alla violenza”

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giovedì 01 Dicembre 2022

Sulle pagine social di Buondì Motta, accanto a chi trova gli spot «geniali», fioccano i rimproveri: «Istiga alla violenza»

Da qualche giorno, per promuovere la brioche Buondì Motta, l’azienda ha proposto l’ormai tradizionale campagna promozionale irriverente. Ma il risultato è una raffica di critiche rivolte a Bauli (il colosso dolciario veronese proprietario anche del marchio Motta), con accuse di sessismo e addirittura di incitare al femminicidio.

Come si legge sul “Corriere della Sera”, se qualche anno fa aveva fatto discutere la pubblicità della bimba che veniva schiacciata da un meteorite, stavolta lo spot mostra una famiglia riunita per la colazione alle prese con una fatina che cerca di trasformare la brioche con la magia. Una sorta di Campanellino, bionda e dall’aria un po’ svampita, ma soprattutto insistente e piuttosto fastidiosa. Tanto da scatenare la reazione di mamma, papà, e bimbi che, a turno, la uccidono: schiacciandola con le mani, a colpi di martello o prendendola a pugni con un guantone da boxe.

Sulle pagine social di Buondì Motta, accanto a chi trova gli spot «geniali», fioccano i rimproveri: «Istiga alla violenza», «Uccidete le fate e i sogni dei bambini, scandaloso!», «Ho una nipotina che quando ha visto schiacciare la fatina gli è venuto un attacco di panico». Si sono mosse le associazioni femministe: «Il messaggio veicolato è chiaro: se una donna è fastidiosa, parla troppo, insiste su qualcosa, è giusto ucciderla». Sul dibattito è intervenuto anche Matteo Flora, esperto di comunicazione e docente dell’Università di Roma Tor Vergata: «Lo spot ci insegna come trattare le donne petulanti: ammazzandole. Se fossi il pubblicitario che l’ha realizzata, non dormirei sogni tranquilli».

L’azienda per ora prova a replicare con ironia. Sui social ribatte: «Sfatiamo questo mito: un Buondì non ha mai fatto del male a nessuno»; «Nessuna fatina è stata realmente danneggiata per la realizzazione di questi spot». E a chi scrive che è una pubblicità «piena di violenza gratuita», i gestori della pagina Facebook rispondono: «È una fatina molto testarda: non vuole proprio accettare che la colazione golosa e leggera è già così. Tu come glielo faresti capire? Accettiamo suggerimenti».

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