Immigrazione clandestina, 3 fermi a Catania - NOMI - QdS

Migranti, 3.500 euro per un viaggio in mare ricco di pericoli: 3 scafisti in stato di fermo

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Migranti, 3.500 euro per un viaggio in mare ricco di pericoli: 3 scafisti in stato di fermo

Redazione  |
mercoledì 17 Maggio 2023

I tre - fermati a Catania - sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata.

La Squadra Mobile di Catania ha posto in stato di fermo tre persone con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata. I tre avrebbero agito in concorso.

Ecco il bilancio dell’operazione, effettuata lo scorso 10 maggio a seguito delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Catania, 3 fermi

In particolare, si trovano in stato di fermo:

  • Segher Beker (1977);
  • Salem Allahham (1994);
  • Ziad Alnajjar (1999).

Tutti di nazionalità palestinese, sono accusati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata e in concorso.

Le indagini

Le indagini hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti, elementi che dimostrerebbero come i tre cittadini extracomunitari fermati fossero stati i membri dell’equipaggio di due delle tre imbarcazioni che hanno trasportato i migranti verso l’Italia, deputati a diversi ruoli, tra cui il comando dell’imbarcazione e le attività concernenti le riparazioni del motore di bordo.

Le investigazioni sono partite da consuete attività svolte in occasione degli arrivi di migranti e in particolare quando il 9 maggio scorso sono giunti, al porto di Catania, 107 migranti di varie nazionalità a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto CP 320.

I citati 107 migranti, trasportati a Catania, viaggiavano a bordo di tre natanti in resina e sono stati recuperati dalla nave petroliera “Copper Spirit imo number 9427639” in acque S.A.R. maltesi. Una volta a Catania, dopo le prime incombenze di tipo amministrativo e sanitario, sono stati ascoltati alcuni di loro, con l’ausilio di interpreti nominati, acquisendo informazioni utili ai fini dell’individuazione dei tre scafisti, che si alternavano nella guida delle due imbarcazioni di 8/9 metri ciascuna partite dalla spiaggia di Bengasi, sulle quali erano state fatte salire un totale di 72 persone.

I testimoni hanno narrato plurimi dettagli relativi al prezzo pagato ai trafficanti di migranti ammontante a circa 3.500 euro per l’intera tratta dal Paese di origine all’Italia, descrivendo pure le fasi della traversata via mare, compresi i momenti di tensione avuti sulla barca in vetro resina per continui guasti al motore e a causa di una tempesta, rischiando il naufragio.

Ultimati gli atti di rito, i tre fermati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono stati associati al carcere catanese di Piazza Lanza.

Il quadro indiziario raccolto, pur in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, ha poi permesso di richiedere ed ottenere dal competente giudice per le indagini preliminari, la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

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