“Le isole minori non possono essere abbandonate proprio nei momenti in cui chiedono di poter crescere e accogliere”. Con questa frase, si può sintetizzare perfettamente quella che è l’attuale situazione per quelli che sono i collegamenti con le isole minori della Sicilia, specialmente nei periodi non estivi che, a differenza di come si possa credere, sono ugualmente cruciali per i territori coinvolti.
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Parliamo delle magnifiche Eolie, le Egadi e la bellezza della sua Favignana, le Pelagie, ma anche Ustica e Pantelleria. Tutte accumunate da diversi fattori, come la bellezza dei loro paesaggi e del mare, ma anche dai “secolari” problemi per quel che riguarda i collegamenti con il resto della Sicilia.
Federalberghi e l’allarme isole minori di Sicilia
In particolar modo, a lanciare l’ennesimo allarme su una situazione che rischia di complicare l’appeal turistico – e non solo – dei luoghi, sempre molto alto ma da “tutelare” e “difendere” con forza, è stato nei giorni scorsi il comunicato rilasciato da Federalberghi Isole di Sicilia. Nella sua nota, l’organizzazione nazionale più importante degli albergatori italiani richiede di rafforzare in maniera urgente i collegamenti con le isole minori, specialmente nei weekend e durante i ponti della media stagione.
Questo, è solo l’ultimo appello su un tema di costante richiamo in Sicilia, con la Regione chiamata a potenziare e tutelare l’offerta – anche turistica, ma non solo – dei territori delle isole minori della Sicilia soprattutto nei mesi non estivi, spesso scoperti soprattutto nei fine settimana e con il rischio dell’abbandono delle isole davvero sempre dietro l’angolo, soprattutto in caso di condizioni meteo avverse.
“Non possiamo permetterci di perdere opportunità economiche”
Nel corso della sua nota, Federalberghi si espone con le parole del presidente dell’Associazione nazionale degli albergatori italiani, Christian Del Bono. “Da anni – sottolinea il presidente nel comunicato – evidenziamo come l’attuale assetto dei collegamenti previsto per i mesi di aprile, maggio e ottobre spesso non sia sufficiente a garantire un flusso adeguato di viaggiatori, sia turisti che residenti. Le nostre isole vivono una domanda turistica che si estende ben oltre i mesi estivi, e non possiamo permetterci di perdere opportunità economiche e occupazionali per mancanza di servizi di trasporto adeguati”.
“Come evidenziato anche da altre associazioni, la carenza di posti disponibili su aliscafi e traghetti in questi periodi non solo danneggia l’industria turistica, ma compromette anche il diritto alla mobilità degli abitanti delle isole minori, che si trovano spesso impossibilitati a viaggiare per motivi fondamentali: cure mediche, studio, lavoro o accesso a servizi pubblici essenziali ormai assenti sui territori isolani”.
Il ripristino delle corse cancellate a cause del meteo avverso
Nella nota a firma del presidente Christian Del Bono, viene inoltre fatta un’altra richiesta all’indirizzo delle autorità coinvolte: riprogrammare le corse per le isole minori non effettuate durante i mesi invernali. Queste, che erano state cancellate “a causa delle condizioni meteo avverse”, per l’Associazione dovranno essere ripristinate in modo da poter garantire ai consumatori un servizio efficiente.
La richiesta di un tavolo tecnico di confronto sulle isole minori
Successivamente, ancora in quest’ottica di rafforzamento, Federalberghi Isole della Sicilia sollecita anche per l’avviamento di un tavolo tecnico e di confronto con tutte le parti politiche coinvolte sui territori delle isole minori. Inoltre, in questo incontro richiesto dall’organizzazione, dovranno esserci anche “le compagnie di navigazione e le rappresentanze di categoria”, con il mirino focalizzato “per pianificare con tempestività e spirito di collaborazione” il tutto, con “un sistema di collegamenti più efficiente e realmente rispondente ai bisogni dei territori”.
“È inaccettabile – conclude infine la nota – che a pochi giorni dalla fine del mese molte corse risultino già non prenotabili. Serve un intervento immediato. Le isole minori non possono essere abbandonate proprio nei momenti in cui chiedono di poter crescere e accogliere”.

