“A seguito dell’incendio divampato sull’isola di Stromboli il 25 maggio scorso, Federalberghi Isole Eolie – avendo già avanzato il 27 maggio richiesta di accertamento delle responsabilità e di risarcimento dei danni in favore della comunità dell’isola colpita – intende tutelare in ogni sede il territorio eoliano”. Questo il contenuto della delibera adottata ieri, all’unanimità, dal Consiglio Direttivo dell’associazione, guidata dal presidente Christian Del Bono.
Federalberghi, quale persona offesa, depositerà in settimana un esposto presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. al fine dell’accertamento delle responsabilità penali cui all’art. 423 bis c.p. (incendio boschivo con le aggravanti ivi previste alla luce del danno grave, esteso e persistente all’ambiente anche su specie protette) in capo ai soggetti che verranno individuati dall’autorità inquirente.
L’associazione ha, inoltre, dato mandato al proprio legale di depositare in settimana istanza di mediazione civile per chiedere immediatamente il risarcimento dei gravi danni subiti nei confronti di chi, allo stato, sembra essere il responsabile civile dell’incendio che ha devastato l’isola di Stromboli. “Che l’incendio sia colposo ci sembra evidente – aggiunge il presidente Del Bono – .
Non giova neanche il rimpallo di responsabilità. Abbiamo letto sulla stampa che la produzione parla di un “imprevisto” e che loro avevano tutti i pareri… Noi sappiamo che c’erano dei vigili del fuoco da loro assoldati per questioni di sicurezza. Ma se avessero trasmesso o no pareri necessari agli organi competenti e ottenute le autorizzazioni a noi sembra alquanto dubbioso. Sappiamo solo che c’era l’autorizzazione del sindaco Marco GIorgianni per andare oltre quota 290 mt, ma solo per filmare… Insomma tutto quello che si sta profilando mi sembra una arrampicata sugli specchi”.
“A noi – ha aggiunto Del Bono – al di là di quello che accadrà e quali saranno le risultanze della Procura interessa il futuro dell’isola dove al di là della rabbia e dello sconforto devo dire che si sta reagendo bene perché c’è molta solidarietà a livello nazionale e internazionale”.
Federalberghi aggiunge che adesso l’obiettivo sarò quello di tenere accesi i riflettori sull’isola. “Gli stromboliani sono stati investiti da tanto affetto, ma adesso bisogna rimboccarsi le maniche”.
Silenzio invece su quello che potrebbero essere le decisioni per un rimboschimento della riserva naturale. “Stiamo parlando di una biodiversità di un certo tipo – ha spiegato Federalberghi – . Forse per riavere la Stromboli prima di questa follia, frutto di superficisalità e imbecillità, forse ci vorranno 10 anni”.
Giuseppe Bonaccorsi