Caro trasporti Isole Eolie, Del Bono: "Continuità territoriale senza logica"

Caro trasporti Isole minori, Del Bono: “Continuità territoriale senza logica”

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Caro trasporti Isole minori, Del Bono: “Continuità territoriale senza logica”

Giuseppe Bonaccorsi  |
giovedì 05 Maggio 2022

ll presidente di Federalberghi Eolie, Del Bono: "La Regione intervenga sullo Stato per far aumentare i fondi. Qui si tratta di continuità territoriale"

Il caro trasporti rischia di esplodere come un bubbone sulla stagione turistica eoliana. Già nei giorni scorsi c’è stata una prima forte presa di posizione degli imprenditori e delle autorità dell’arcipelago che temono proprio dal rischio caro biglietti forti contraccolpi sull’attività estiva delle isole che vivono principalmente delle rimesse turistiche.

Del Bono (Federalberghi Isole Eolie), “Incertezza per l’inverno”

Per il presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono, non c’è tempo da perdere e occorre, principalmente, una forte azione di pressione sullo Stato dalla Regione.

Christian Del Bono

“Noi – spiega –  denunciamo da mesi quello che sarebbe accaduto a causa del caro energia. E adesso i nodi stanno arrivando al pettine. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone,  dice che problemi non ce ne sono perché sugli orari delle tratte possono intervenire in corso d’opera, mentre sui tagli di corse previsti per il caro energia non ci sono ostacoli perché la Regione farà fronte. Sta di fatto, però, che noi abbiamo già un ridimensionamento delle corse delle navi e di alcuni aliscafi, soprattutto in bassa stagione, e adesso si paventa addirittura un imminente aumento dei prezzi dei biglietti che pare a Palermo vogliano tamponare con risorse regionali, ma fino alla fine della stagione turistica. Per l’inverno non sappiamo cosa accadrà”.

Si chiede maggiore chiarezza

Federalberghi chiede al governo regionale chiarezza e azioni ferme. “Noi abbiamo delle risorse statali per il supporto dei trasporti che sono sempre le stesse a fronte di costi del servizio che sono aumentati. Ora lo Stato dovrebbe rimettere mano a questi fondi e aumentarli, ma la Regione deve essere interlocutore autorevole con lo Stato affinché si ponga rimedio. E invece…”

Rischio anarchia delle tariffe

“I rischi che potrebbero materializzarsi – sostengono gli albergatori – sono a dir poco paradossali”. Aggiunge il presidente Del Bono: “Noi abbiamo una parte dei collegamenti che sono a sovvenzione statale, mentre  l’altra parte è a  contributo regionale. Per quelli a contributo regionale c’è la gara che è già stata ripubblicata, ma una parte delle  corse a sovvenzione statale sono a rischio riduzione a causa proprio dei fondi insufficienti. Senza interventi cosa potrebbe accadere? Potrebbe prefigurare lo scenario di meno aliscafi in servizio e un aumento dei biglietti, col rischio di ritrovarci con i mezzi statali nei quali i biglietti costano un 30% in più di oggi e quelle corse a contributo regionale che costano di meno. Sarebbe una follia che creerebbe il caos”.

Continuità territoriale negata

Il presidente di Federalberghi si sofferma anche sul tema dei servizi essenziali: “Non capisco perché se devo andare da Milazzo a Messina col bus posso andarci con 3 euro e passa, ma se devo andare da Milazzo a Lipari una corsa  mi deve costare 21 euro. Qual è la logica della continuità territoriale? Ora la Regione minimizza – conclude Del Bono –  ma il governo regionale dovrebbe dirci perché finora non è stato in grado di far mettere più soldi allo Stato per garantire i servizi che avevamo. Noi non possiamo rischiare nel 2022 di andare indietro. Semmai dobbiamo solo andare avanti!”.

Giuseppe Bonaccorsi

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