Milano, 3 nov. (askanews) – Nei dati del mercato auto di ottobre (-0,6%) “spicca la correzione operata dalle immatricolazioni di Km 0 da parte dei concessionari: ma non è bastato per riportare il totale in pareggio”. Lo dichiara Massimo Artusi, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
“Accanto al fenomeno delle auto immatricolazioni – prosegue – resta sostenuto anche il contributo del noleggio al punto da poter dire che entrambi i canali contribuiscono quasi alla pari a sostenere il mercato”.
“Auto immatricolazioni e noleggio ad alti livelli rappresentano, per noi, la cartina di tornasole di obiettivi di vendita non ben parametrati tra industria e mercato. Dall’inizio dell’anno, per intenderci, mancano 80mila clienti privati. Perché il mercato dei privati è in calo? Una chiara indicazione è offerta da come questo ha accolto gli incentivi Mase per le auto Bev, esauriti in appena un giorno di prenotazioni. A prezzi più che convenienti la domanda delle famiglie reagisce positivamente e dà segni di forte vitalità, ancorché per una alimentazione che normalmente non è in cima alle preferenze dei consumatori”.
In merito ai 597 milioni di incentivi che, se verranno trasformati in immatricolato corrisponderanno a circa 55.000 autovetture e quindi al 3,5% del mercato annuale, secondo Artusi “c’è poi da chiedersi di quanto riusciranno ad alzare la quota delle EV (ferma al 5%) e quanto costerebbe all’Italia una politica di incentivazione su larga scala. Quest’ultima è una domanda retorica e provocatoria”.
“Sul fronte Lcv lo scenario è pressoché identico a quelle delle autovetture: un mercato cumulato nell’anno negativo del 6%; le piccole imprese che tardano a rinnovare e l’elettrico che fatica a varcare la soglia del 5%”, conclude il presidente di Federauto.

