Milano, 16 dic. (askanews) – Dopo l’incontro inaugurale che aveva visto il dialogo tra i detenuti, Emis Killa e Lazza, la Casa Circondariale Sanquirico di Monza apre nuovamente le sue porte a Free For Music, l’iniziativa ideata e finanziata da Orangle Records con la supervisione socio-educativa di Paolo Piffer, che utilizza la musica come strumento di confronto, rielaborazione e autoconsapevolezza.
Venerdì 12 dicembre, il secondo appuntamento ha visto la partecipazione di Fedez e il ritorno di Emis Killa, che ha scelto di essere nuovamente presente per il forte legame con il progetto. La giornata si è articolata in due fasi distinte: un primo incontro con circa 80 detenuti, durato oltre un’ora e mezza, e un secondo momento più ristretto con una ventina di ragazzi che hanno aderito al programma, durante il quale sono stati ascoltati brani inediti realizzati all’interno del laboratorio.
Nel dialogo con i detenuti, Fedez ed Emis Killa si sono resi disponibili a raccontare il proprio percorso umano e professionale, rispondendo alle domande e affrontando temi che, nelle carceri, tornano con particolare urgenza: il peso delle decisioni che cambiano una vita, il rapporto con il tempo e con la libertà quando vengono sottratti, il legame con le famiglie e il ruolo della comunità nel momento del reinserimento.
Il tema della libertà è stato centrale. Emis Killa ha sottolineato come spesso si inizi ad essere davvero liberi quando si smette di inseguire la libertà come concetto astratto, mentre Fedez ha riflettuto su quanto la vera possibilità di libertà risieda nell’espressione di sé e nel riconoscere che la gabbia più difficile da superare sia spesso quella interiore. Un passaggio che ha avuto un impatto importante, invitando i presenti ad interrogarsi su cosa significhi ricostruire la propria idea di libertà, anche in un contesto di restrizione fisica.
Ampio spazio è stato dedicato anche al rapporto tra musica e responsabilità. Alla domanda se il rap possa influenzare i più giovani, i due artisti hanno riconosciuto come oggi, più che in passato, la musica abbia una responsabilità condivisa insieme a famiglie, scuola e istituzioni, soprattutto in un contesto digitale che rende gli adolescenti più esposti e influenzabili. Entrambi hanno poi ribadito come debba rimanere un luogo di rivalsa e di espressione, non una competizione che rischia di tradursi in comportamenti violenti, sottolineando la necessità di riportare il racconto musicale su un equilibrio di contenuti che non alimenti dinamiche dannose.
A seguire, i partecipanti del laboratorio hanno potuto far ascoltare i propri brani inediti a Fedez ed Emis Killa, ricevendo riscontri, consigli e dimostrando un livello di talento e impegno significativo. I ragazzi hanno inoltre ascoltato insieme agli artisti alcune tracce di “Musica Triste”, il nuovo album di Emis Killa, pubblicato il 5 dicembre 2025, in una preziosa dimensione di condivisione che ha rafforzato il senso dell’attività.
Entrambi gli artisti hanno manifestato disponibilità concreta a sostenere il progetto anche sul piano operativo, dichiarandosi pronti a supportare l’istituto penitenziario fornendo strumenti musicali e risorse utili affinché la musica possa diventare un mezzo effettivo di rieducazione e acquisizione di competenze, spendibili anche al termine della detenzione. Un impegno che si lega al tema del reinserimento, su cui Emis Killa ha posto l’accento ricordando come, spesso, chi esce dal carcere si trovi escluso dalla società, nonostante il continuo richiamo pubblico ai valori dell’inclusione.
Free For Music non nasce per offrire risposte semplici a situazioni complesse, ma per creare uno spazio in cui i vissuti possano essere messi a confronto. Gli artisti coinvolti finora, così come quelli che prenderanno parte ai prossimi appuntamenti, condividono esperienze che permettono ai detenuti di riconoscere possibilità diverse da quelle che li hanno condotti fin qui. È un lavoro che agisce sul presente e su ciò che può ancora prendere forma, con una lettura più lucida e matura di sé, delle proprie attitudini e delle direzioni percorribili una volta concluso il periodo detentivo.
A chiusura della giornata, Orangle Records e Music & Media Press hanno donato alla biblioteca interna alcune copie autografate di “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”, ultimo libro pubblicato da Fedez, insieme ai CD di Emis Killa. I materiali, acquistati appositamente per l’occasione, resteranno a disposizione dei detenuti come strumenti di approfondimento e lavoro personale sui temi emersi durante il confronto.
Come sottolineato da Paolo Piffer, responsabile esterno della supervisione socio-educativa, Free For Music affida alla musica un ruolo centrale nel favorire una rilettura delle storie personali e nello sviluppo di competenze che, oltre alla dimensione terapeutica e formativa, possono aprire, per alcuni, a prospettive lavorative concrete.
La realizzazione dell’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione delle istituzioni e al lavoro dei funzionari giuridico-pedagogici, della coordinatrice dott.ssa Mariana Saccone, della dott.ssa Elena Balia e della dott.ssa Laura Fumagalli, insieme alla Direzione, agli educatori e alla Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Sanquirico di Monza, che hanno seguito ogni fase organizzativa.
Free For Music è pensato come un percorso continuativo, destinato a proseguire all’interno del carcere di Monza e ad aprirsi progressivamente anche ad altri istituti penitenziari che hanno manifestato interesse, con interlocuzioni e pratiche già avviate.

