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I femminicidi di Ilaria e Sara, il filo di sangue che unisce Lazio e Sicilia in due delitti simili: ecco perchè

I femminicidi di Ilaria e Sara, il filo di sangue che unisce Lazio e Sicilia in due delitti simili: ecco perchè

La Sicilia e il Lazio che hanno un filo di sangue per due omicidi che, in qualche modo, seguono lo stesso copione

Due femminicidi di due ragazze della stessa, di 22 anni, a distanza di poco tempo. La Sicilia e il Lazio che hanno un filo di sangue per due omicidi che, in qualche modo, seguono lo stesso copione, tra somiglianze e punti in comune, e un modus operandi da parte dei presunti assassini molto simili.

Entrambe uccise con un coltello

Ilaria Sula e Sara Campanella sono state aggredite entrambe con un coltello, tutte e due alla gola, e sono state uccise allo stesso modo. Una con tre fendenti, l’altra con uno. Per ciascuno dei due omicidi, l’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, anche se nel caso di Sara gli inquirenti hanno trovato un coltello che potrebbe essere quello usato per il delitto della Campanella.

Il sospetto coinvolgimento dei genitori

Nel caso di Mark Samson, i genitori – al momento non iscritti nel registro degli indagati – erano in casa la sera del delitto, e per l’ora potrebbe esserci presto un’accusa, anche grave, come quella di concorso in omicidio. Gli inquirenti sospettano che qualcuno possa aver aiutato Samson a ripulire la casa e a infilare il corpo senza vita di Ilaria nella valigia gettata poi dal dirupo.

Per quanto riguarda la madre di Stefano Argentino, tutto da dimostrare, i carabinieri hanno, infatti, scovato un biglietto della donna lasciato all’altro figlio nel quale scriveva della necessità di allontanarsi per un po’ per curarsi. Dagli accertamenti fatti, però, non risultano particolari problemi di salute, cosa che fa pensare alla volontà della donna di aiutare il figlio a non farsi trovare. Al momento nessuno dei parenti di Argentino è indagato o altro. Dopo l’omicidio, del resto, Argentino si è allontanato in auto ed è andato a nascondersi a Noto, nel B&b dei genitori.

L’ossessione per i cellulari

Era tramite telefono che Stefano Argentino continuava a importunare Sara Campanella. Lo dimostra un audio che la giovane gli aveva mandato: “Non ho tempo da perdere. Non voglio nulla con te. Spero ora, dopo un anno, di essere stata chiara. L’ultima volta ti ho detto lasciami in pace cosa hai capito di questa cosa?”. Si tratta della registrazione di un dialogo risalente a mesi prima del delitto, che è stato trasmesso da “Mattino 4”, una conversazione che la ventiduenne aveva poi condiviso con le amiche.

Quanto a Mark Samson, nei giorni successivi alla scomparsa di Ilaria, avrebbe cercato di sviare i sospetti sul suo conto, chiedendo informazioni alle amiche di Ilaria su dove fosse finita la sua ex fidanzata. Al padre di Ilaria, fingendosi lei, avrebbe scritto: “Ciao pa’, non ti preoccupare. Sto bene. Mi sono allontanata con un ragazzo e una ragazza. Torno a Terni tra un mese”.