Dopo la rinuncia all’appello di Filippo Turetta, la Procura generale di Venezia dovrà decidere se rinunciare anch’essa all’appello contro la sentenza di primo grado sull’omicidio di Giulia Cecchettin, cioè l’ergastolo.
Possibili permessi premio per Filippo Turetta
Turetta, che oggi ha 23 anni, dopo aver scontato dieci anni di detenzione e, comunque, dopo aver compiuto i 32 anni, potrebbe usufruire di permessi a cui hanno diritto coloro che hanno avuto una buona condotta in carcere e non sono ritenuti pericolosi. Permessi che servono ai detenuti per trascorrere con i parenti alcune festività o in altre occasioni.
Perchè potrebbe ottenerli
I permessi premi sono benefici non automatici concessi per permettere il graduale reinserimento nella società e per poter avere contatti con il mondo esterno. Soltanto per l’ergastolo ostativo – previsto esclusivamente per alcuni reati, come i delitti di mafia, terrorismo ed eversione – è contemplato un vero “fine pena mai”. Invece, in caso di ergastolo “normale”, il condannato può usufruire di alcuni benefici.
L’aggressione a Turetta in carcere
Lo scorso agosto, Turetta venne picchiato da un altro detenuto, un uomo di 55 anni in carcere per omicidio e tentato omicidio. L’aggressione è avvenuta nella quarta sezione del penitenziario dove Turetta era stato trasferito dopo aver trascorso un periodo in un reparto protetto.
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