A settembre, dopo anni di attese e ritardi, Palermo avrà la sua fermata della metropolitana in centro che più in centro non si può.
Lo aveva detto Dario Lo Bosco, presidente di Rete ferroviaria italiana, all’inaugurazione della fermata Libertà, ma adesso il cronoprogramma sembra sempre più spedito verso la conferma. Settembre sarà la data dell’apertura della fermata Politeama, cuore del progetto dell’Anello Ferroviario del capoluogo siciliano.
La fermata Porto e Politeama
La definizione delle fermate Porto e Politeama era prevista per giugno del prossimo anno. “Ci sono state delle difficoltà contingenti negli approvvigionamenti, per opere tecnologiche – aveva spiegato Lo Bosco – che adesso sono state superate ed hanno riguardato l’interno sistema Paese e l’Unione europea”. Difficoltà che adesso sembrano superate.
Il biglietto unico
Si sta lavorando anche per definire un biglietto unico per il trasporto a Palermo mettendo insieme Ferrovie e Amat con l’obiettivo di realizzare una politica integrata della mobilità. Il nodo di Palermo costerà complessivamente 1 miliardo e 280 milioni, l’Anello ferroviario 320 milioni. In tutto in Sicilia abbiamo 17,6 miliardi di investimenti di Rfi”.
“Con il presidente della Regione Renato Schifani si è realizzata, per la prima volta nella storia dell’Isola, una rivoluzione copernicana – ha detto Lo Bosco – la progettazione comprende il Ponte sullo Stretto che è una cerniera strategica del corridoio europeo. Vogliamo interconnettere i vari sistemi: portuale, aeroportuale, ferroviario e su gomma. Abbiamo pensato di realizzare un hub unico per Palermo Punta Raisi e Trapani Birgi e abbiamo finanziato una fermata della ferrovia a Trapani Birgi per connettere i due aeroporti. Facciamo tutto questo applicando un protocollo di legalità con misure di contrasto alle mafie e alla criminalità nei cantieri”.
La fermata Libertà
Il 27 ottobre, dopo ritardi e disagi, si è finalmente la fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo. La nuova stazione sorgerà in via Lazio, nel tratto tra le vie Libertà e Sicilia, e sarà un importante snodo per la mobilità cittadina.
I lavori
I lavori, che sarebbero dovuti terminare nel lontano 2014 stando al cartello installato all’epoca, dovrebbero concludersi il prossimo 14 ottobre. Si tratta di uno degli interventi più complessi del primo lotto dell’anello ferroviario, il cui avanzamento collegherà l’attuale tratta Notarbartolo-Giachery fino a piazza Castelnuovo, nel centro della città. L’apertura è prevista entro il 2025, probabilmente già la prossima estate.
Progressi e lavori in corso
Già completati nei mesi scorsi lo scavo della stazione Politeama, profonda 16 metri, e della galleria Crispi-Amari di 850 metri. Inoltre è stato ultimato il collegamento Politeama-Porto, così come è stata aperta Giachery. A seguire è previsto l’allestimento tecnologico dell’intero percorso sotterraneo.
Il progetto
L’investimento per questa prima fase ammonta a circa 150 milioni di euro. L’anello ferroviario si svilupperà su due tratte, con un costo totale di 250 milioni, e oltre alla Libertà comprenderà le fermate Porto, Politeama e Malaspina. Dopo anni di disagi e cantieri in superficie, una volta ceduto il ramo d’azienda da Tecnis a D’Agostino, sono potuti ripartire gli scavi in sotterranea. La seconda fase dei lavori prevede realizzazione della stazione Turrisi Colonna, dove sorgeva lo scalo Lolli, e il collegamento Politeama-Notarbartolo. Per questo lotto successivo sono stati stanziati 100 milioni di euro.

