Trentotto nuovi chilometri di rete ferroviaria ammodernata avvicinano Catania a Palermo: è stato inaugurato il nuovo tratto Bicocca–Catenanuova. Lungo 38 chilometri, parte del Lotto 6 della linea ad alta capacità Palermo–Catania, è stato realizzato da Webuild per conto di RFI (Gruppo FS Italiane), sotto la supervisione del commissario di Governo Filippo Palazzo. Si tratta della prima tratta ferroviaria ad alta capacità realizzata sull’isola.
Entro il 2030 la distanza tra la città etnea e il capoluogo potrà essere percorsa in due ore, grazie al completo adeguamento della linea ferroviaria Palermo–Catania–Messina.
I lavori hanno permesso la realizzazione di 17 viadotti, 2 gallerie artificiali, 8 cavalcaferrovia e 5 sottovia stradali, con l’eliminazione di 14 passaggi a livello e l’adeguamento delle stazioni di Catania Bicocca, Motta Sant’Anastasia, Sferro e Catenanuova. Il raddoppio ferroviario consentirà di aumentare il numero di treni, ridurre i tempi di percorrenza e favorire una mobilità più sostenibile.
Ferrovie, inaugurato il nuovo tratto Bicocca-Catenanuova
All’inaugurazione hanno partecipato i vertici di Rfi e Webuild, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco di Catania Enrico Trantino, la presidente di Confindustria Catania Cristina Busi Ferruzzi.
“Il raddoppio e la messa in esercizio di questi primi 38 chilometri da Bicocca a Catenanuova, lungo la tratta ferroviaria Palermo-Catania-Messina, sono il segno di un cambiamento in atto e fanno parte di quel grande piano di ristrutturazione delle nostre infrastrutture che stiamo portando avanti in Sicilia – ha dichiarato il presidente della Regione Schifani –. L’inaugurazione di oggi segna un punto concreto nella realizzazione dell’alta-media velocità delle ferrovie sul nostro territorio. Sulla Palermo-Catania abbiamo puntato molto perché è fondamentale collegare in maniera efficace le due più grandi città metropolitane dell’Isola per favorire lo sviluppo dell’intera regione”.
Per il sindaco Trantino il completamento del primo lotto è “un’altra opera che permetterà uno sviluppo della città coerentemente con il desiderio di cambiare marcia e non piangersi più addosso”.
Una svolta per la mobilità siciliana
“La nuova tratta ferroviaria Bicocca–Catenanuova, parte del collegamento Catania–Palermo, rappresenta un progresso atteso da tempo per la mobilità siciliana, un tema che riguarda tutti: cittadini, lavoratori e imprese – ha dichiarato invece la presidente di Confindustria etnea Cristina Busi Ferruzzi –. Collegare meglio l’isola significa rendere più competitiva l’economia, migliorare la qualità della vita di milioni di persone. Le infrastrutture non sono un lusso – ha sottolineato Busi – né un tema tecnico, ma la condizione necessaria per uno sviluppo duraturo. Solo una rete efficiente e integrata può sostenere la crescita, attrarre investimenti e generare occupazione. Quest’opera non basta di certo a colmare il ritardo accumulato, ma può segnare l’inizio di una stagione diversa, basata su continuità, pianificazione e capacità di realizzare davvero ciò che per troppo tempo è rimasto solo nei programmi. La Sicilia deve recuperare il tempo perduto“.
Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, ha dichiarato da Catania: “L’inaugurazione della tratta Bicocca–Catenanuova rappresenta un passaggio decisivo nel piano di investimenti infrastrutturali in Sicilia. È la prima tratta ferroviaria ad alta capacità realizzata sull’isola, e segna l’avvio concreto di una rete moderna, efficiente e sostenibile che cambierà radicalmente il modo in cui la Sicilia si connette al resto del Paese e all’Europa”. L’ad ha aggiunto: “Questa infrastruttura è parte del più importante investimento infrastrutturale dai tempi dell’Unità d’Italia: oltre 20 miliardi di euro decisi dal Gruppo FS Italiane, attraverso RFI, per la rete ferroviaria nell’isola e che rappresentano una svolta storica per la mobilità, la logistica e la competitività del Sud. La nuova rete, parte del corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo, è progettata per connettere la Sicilia al resto d’Europa, rafforzando il ruolo dell’isola come hub strategico nel Mediterraneo”.
L’ad di Webuild non ha mancato di citare il progetto del Ponte sullo Stretto: “Elemento chiave di questo disegno sarà il Ponte sullo Stretto di Messina, che collegherà l’alta velocità fino a Reggio Calabria con l’alta capacità siciliana. Il Ponte sullo Stretto darà senso e continuità a questo storico piano infrastrutturale, permettendo un collegamento diretto e veloce tra il Nord Italia e la Sicilia. Collegherà ciò che oggi è separato, integrando ciò che oggi è frammentato”.
RFI: “Nel 2030 due ore da Catania a Palermo”
Presente a Catania anche il delegato di Rfi, Aldo Isi. “Per noi – ha spiegato – è una giornata fondamentale perché questo è un tassello importante della nuova Catania–Palermo. Abbiamo tutti i cantieri aperti quindi non sono solo questi trentotto chilometri che lasciamo al territorio, ma complessivamente, da qui al 2030, attiveremo tutta la nuova infrastruttura per arrivare in due ore da Catania a Palermo”.
“Questa infrastruttura – ha concluso – è al livello delle più importanti del Paese e rende per la Sicilia un servizio di qualità, come giusto che sia, unitamente a tutti i cantieri che sono operativi nell’isola: non dimentichiamo la Giampilieri–Fiumefreddo, il nodo di Catania. Complessivamente in Sicilia oggi abbiamo diciotto miliardi di lavori. Credo sia una risposta molto efficace di Rete Ferroviaria per un servizio di qualità alla Regione e al Paese”.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è intervenuto in collegamento. “Ecco quello che inaugurate oggi è quello che conto di cominciare come cantiere già dal prossimo mese di novembre, il Ponte sullo Stretto, che non collega solo Messina con Villa San Giovanni, ma collega Palermo, Reggio Calabria, Roma, Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Copenaghen, Helsinki, Stoccolma. Un unico che dal Nord Europa arriva alle coste siciliane”.
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