Ferrovie, protocolli legalità per la Palermo-Catania e Trapani-Milo - QdS

Ferrovie, protocolli legalità per la Palermo-Catania e Trapani-Milo

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Ferrovie, protocolli legalità per la Palermo-Catania e Trapani-Milo

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lunedì 30 Maggio 2022

I due protocolli riguardano due opere di centrale importanza per quanto riguarda il trasporto ferroviario dell’isola. Le parole del commissario Filippo Palazzo

Sono stati siglati questo pomeriggio presso la Prefettura di Palermo due Protocolli di legalità che riguardano due opere ferroviarie in Sicilia, sottoscritti tra le Prefetture di Palermo, Catania, Trapani, Caltanissetta e Enna, Rete Ferroviaria Italiana e il Commissario straordinario per le due opere interessate dagli stessi protocolli, con la partecipazione dell’Ispettorato territoriale del lavoro e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli edili.

I due protocolli riguardano due opere di centrale importanza per quanto riguarda il trasporto ferroviario dell’isola, nel dettaglio la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Palermo-Catania e l’elettrificazione della linea Palermo-Trapani (via Milo). Tra le azioni previste dai protocolli, anche la costituzione di un apposito tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera, per il quale la prefettura territorialmente competente assumerà il coordinamento.

Le parole del commissario Palazzo

Presente all’incontro anche il Commissario straordinario nominato con DPCM 16 aprile 2021 e 5 agosto 2021, Filippo Palazzo, che ha posto l’accento sugli obiettivi di questi protocolli che riguardano anche abbassare i dati degli incidenti sul lavoro e creare sbocchi occupazionali negli appalti degli interventi ferroviari commissariati: “Nel mondo delle ferrovie la sicurezza sul lavoro è sempre stata di grandissima importanza. I dati sugli incidenti dei lavoratori sono di livello più basso rispetto alla media, ma non è certo un punto di arrivo, bisogna arrivare a zero incidenti. Con questi lavori commissariati per il valore di 10 miliardi di euro speriamo di aumentare così il basso livello di tasso occupazionale che vede la Sicilia come la regione all’ultimo posto tra quelle europee – ha aggiunto – I protocolli potranno provare a fornire un aiuto su una deterrenza iniziale, avere strumenti adeguati alla mole di lavoro è indispensabile”.

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