La festa di S. Agata si avvicina, previsioni e speranze per l'economia di Catania - QdS

La festa di S. Agata si avvicina, previsioni e speranze per l’economia di Catania

La festa di S. Agata si avvicina, previsioni e speranze per l’economia di Catania

Giuliano Spina  |
giovedì 01 Febbraio 2024

La festa di Sant'Agata a Catania rappresenta per il territorio un appuntamento che può anche rilanciare l'economia per l'importante indotto.

“La festa di S. Agata è sicuramente un momento di rilancio che porterà migliaia e migliaia di turisti a Catania. Devo dire che la città, seppure lentamente, si sta attrezzando a questa nuova visione turistica. Per esempio su molte terrazze si organizzano rinfreschi, cocktail e momenti di attesa. Un modo di far diventare la festa della santa un qualcosa di fortemente turistico oltre che religioso, perché la messa dell’aurora non può perdere il suo significato”.

Pietro Agen, presidente di Confcommercio Catania, intervenuto al Qds.it, concentra la sua attenzione sul profilo turistico dell’ormai imminente festa di S. Agata. Un momento di solennità, di devozione religiosa e di tradizione che non ha più bisogno di presentazioni a chi viene da fuori e che ogni anno riempie di gioia i catanesi, che passeggiano per le vie del centro storico approfittando anche delle attività commerciali aperte fino alla sera.

Arrivo di tanti turisti e risvolti economici

L’approdo dei turisti in città in occasione di una festa tra le più conosciute al mondo è fondamentale per il territorio. “Le migliaia di turisti – prosegue Agen – portano automaticamente richiesta, indipendentemente dal settore. Sono risorse che girano sul territorio e che poi si moltiplicano, perché il turismo è una delle attività che fanno guadagnare i trasporti, i pubblici esercizi e i negozi. In queste occasioni capita sempre di comprare una cosa. La città si riunisce attorno a un simbolo, quello della santa che la fa sentire più unita, e poi ci sono i risvolti economici, altrettanto importanti”.

Combattere l’abusivismo itinerante

I problemi di gestione della festa però non mancano, in quanto “è una festa strana – aggiunge Agen -, perché la città si muove assieme alla santa. Alcune zone di Catania, anche se semicentrali, si desertificano perché tutte le persone si sono spostate in un’altra area. Non è una festa facile da gestire, ma la sua bellezza sta anche in questo”.

Fra le criticità c’è anche l’abusivismo commerciale, che anche quest’anno dovrà essere combattuto dalle forze dell’ordine nel migliore dei modi in un momento in cui la città può tornare a fiorire.

“L’abusivismo – conclude Agen – rappresenta un grande problema. Una cosa che non mi piace della festa di S.Agata è vedere le pseudo bancarelle con le rotelle che corrono dietro alla santa. Quello è un momento di devozione in cui non si devono fare affari. Se poi in alcuni luoghi della città si possano mettere delle bancarelle lo trovo bello e vivace, ma i carrelli che corrono dietro alla santa sono qualcosa di vergognoso. Finché si parla di vendita del torrone o di palloncini per i bambini va bene. Siamo convinti che Catania si avvia a un momento di forte crescita, perché ci sono investimenti importanti nel settore industriale e segnali estremamente positivi in quello turistico, con apertura di nuovi alberghi. Quando cresce la domanda cresce l’offerta. Una scossa che ci porta al centro dell’attenzione mondiale, perché migliaia di catanesi si collegheranno anche dall’estero”.

Confesercenti: “Evento importantissimo sotto tutti i punti di vista”

Ad Agen fa eco il direttore di Confesercenti Catania, Francesco Costantino, che sottolinea come le conseguenze sull’economia siano davvero positive dopo un recente periodo di crisi per alcuni settori.

“La ricorrenza della festa patronale di S. Agata – afferma Costantino – è un evento importantissimo sia dal punto di vista religioso che da quello commerciale e turistico, perché accogliamo migliaia di visitatori e questo ha una ripercussione positiva sul commercio e sull’economia della città. Il settore dell’abbigliamento è stato molto interessato dal problema climatico perché gli acquisti sono stati spostati in termini cronologici”.

“Ci auguriamo che ci sia un’attenzione su eventi che potrebbero accadere e che riguardano l’abusivismo di attività commerciali, soprattutto nel settore food. Auspichiamo che ci siano controlli da parte degli enti preposti e che ci sia un’attenzione all’ordine pubblico e ai servizi di trasporto. Mi auguro che quest’anno sia un momento di gioia e spensieratezza per tutti i catanesi”.

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