Sant'Agata 2022 raccontata da Mariella Gennarino, "Così sarà la Festa" - QdS

Sant’Agata 2022 raccontata da Mariella Gennarino, “Così sarà la Festa”

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Sant’Agata 2022 raccontata da Mariella Gennarino, “Così sarà la Festa”

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lunedì 31 Gennaio 2022

Mariella Gennarino è stata scelta per occuparsi della terza festa religiosa più importante al mondo, al QdS spiega come si vivranno questi giorni di Festa pensando già al futuro

È Mariella Gennarino il nuovo presidente del Comitato della Festa di Sant’Agata.

La stilista e imprenditrice catanese è stata scelta per occuparsi della terza festa religiosa più importante a livello mondiale per aver dato negli anni prova di grande professionalità, creatività e amore per la sua città.

Orgogliosa delle sue origini e attenta ai bisogni della comunità, si è spesa spesso in importanti iniziative e con le sue collezioni ha dato prestigio alla bellezza e alle tradizioni della cultura siciliana.

Gli altri componenti del Comitato della Festa di Sant’Agata

Affiancata da Rosalba Panvini, Grazia Banna, Santa Barresi, Maurizio Magnano San Lio, Ettore Mastrojeni e Salvo Lo Giudice, nuovi componenti del Comitato che la coadiuvano, a Mariella Gennarino è stata affidata una nuova sfida: riuscire a dare lustro a Sant’Agata con una festa curata nei minimi dettagli.

“Io mi chiama Maria Agata. Da piccola, la mamma mi mise questo nome perchè era devota – ci racconta emozionata la stilista – Se tutto fosse andato bene, mia madre mi avrebbe chiamata Agata. E così fu, Maria come da tradizione, il nome della nonna e Agata per la devozione alla Santa”.

La pandemia ha rovinato la prima festa da Presidente del Comitato, Mariella Gennarino che si rimette fermamente al rispetto delle regole in attesa di tempi migliori.

Mariella, è la prima donna ad essere nominata Presidente del Comitato per la Festa di Sant’Agata. Cosa significa per lei essere stata scelta?

“Per me è un grande onore. Ringrazio ancora il sindaco Salvo Pogliese e l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina, per la fiducia riposta in me. Come donna, ritengo sia una scelta di discontinuità perchè, dopo tre presidenti uomini, simbolicamente diventa un un messaggio molto bello per noi donne e per la comunità catanese. Agata era una giovane donna che ha subito il martirio ed è anche l’emblema della violenza contro le donne”.

Quali sono le intenzioni per questo incarico?

Ci siamo insediati da dieci giorni. Mi sono ripromessa di ascoltare il popolo dei devoti e i presidenti delle candelore (che sono tantissimi) per capire i loro bisogni e i loro dubbi durante la festa. Loro hanno un ruolo importante, perchè ne fanno parte. Vanno attenzionati perchè sono l’anima della festa di Sant’Agata”.

Le sinergie all’interno del Comitato

Oltre lei, il Comitato vanta la presenza di eccellenze di grande prestigio. Che tipo di sinergie si sono create tra di voi?

“Il Comitato è composto da professionisti eccellenti, c’è una grande  armonia  e uno spirito di collaborazione massimo. Siamo molto felici quando ci incontriamo nelle riunioni del comitato. Amiamo lavorare facendo squadra; non ci sono partite singole in questi incontri”.

Quali sono state le sue prime azioni da Presidente del Comitato?

“La prima in assoluto è stata incontrare alcuni dei rappresentanti dei cerei che mi hanno subito riferito  quali erano i loro desideri, ossia mettere le candelore davanti al sagrato di San Nicolò l’Arena. Ho preso immediatamente l’appuntamento con le autorità. Dopo due giorni, ero proprio lì seduta a parlare di loro. Purtroppo ho ricevuto un no secco sull’uscita delle candelore dalla Chiesa dove sono custodite. Purtroppo chi va contro le regole, deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Io  non vado contro le leggi e le istituzioni”.

Oramai i festeggiamenti sono imminenti. Si notano già le luminarie in Piazza Duomo e i drappi ai balconi.

“Tengo a precisare che le luminarie sono state volute da me e dal Comitato. Sono state installate a costo zero dalla ditta Ferrara che ringrazio ancora per la sensibilità. I drappi sono stati appesi nei tempi giusti, ci sono gli addetti al comune, coordinati dal sig. Blandini, mio braccio destro, che sanno già cosa fare. Inoltre, grazie ai Vigili del fuoco, abbiamo acceso le lanterne poste ai lati di Sant’Agata, nel prospetto della cattedrale. Non accadeva da due anni”.

La Festa di Sant’Agata, esattamente come l’anno scorso

Come verrà festeggiata la Santuzza?

“La festa sarà esattamente come l’anno scorso. Nè più nè meno, nel rispetto del divieto di assembramenti. Sono abbastanza amareggiata per la mancanza di questa festa che, tra l’altro, sarebbe stata la mia prima festa da Presidente. Ne sarei stata felice. Mi dispiace per tutte quelle persone che lavorano durante i giorni della festa e che, invece, ancora per quest’anno vedono svanire i loro utili. Mi riferisco agli ambulanti con la concessione che non potranno fare il loro lavoro, a chi vende i ceri, ma anche ai negozi del centro storico e a tante altre realtà. Da imprenditrice guardo anche all’aspetto di una Catania in ginocchio dal punto di vista commerciale. Sant’Agata porta un gran bene a tutti, non solo per l’anima ma anche per l’aspetto lavorativo”.

Anche il turismo si trova ad essere penalizzato…

“Catania è una bellissima città. Ha delle bellezze artistiche incredibili. Basti pensare a Via Crociferi, al Teatro Antico o alle nostre Chiesa barocche e al Castello Ursino. Pullula di cose meravigliose. Molta gente viene appositamente per vivere la Festa di Sant’Agata, terza festa religiosa più importante al mondo, per curiosità e per devozione alla Santa. Quest’anno non potranno farlo e questo mi dispiace”. ECCO QUALI SARANNO LE ATTIVITA’ CORRELATE ALLA FESTA. CONTINUA LA LETTURA

Le attività correlate alla Festa

La festa è penalizzata dalla pandemia. Non vi saranno i tradizionali festeggiamenti esterni, ma ci saranno delle attività correlate?

“Ci sono moltissime iniziative con un calendario pieno di eventi e impegni. In via Crociferi vi è la mostra Sant’Agata festa di popolo dal 30 Gennaio al 12 febbraio. Al Museo Diocesano ci sono i cimeli agatini e dell’arte popolare, Amo Agata con le vetrine ispirate alla Santa dal 2 al 9 febbraio che verranno premiate.

Il regista Salvatore Greco realizzerà un documentario sulla nascita delle candelore con le interviste ai presidenti. C’è una bellissima mostra promossa dalla Fipe che porterà in giro nei vari ristoranti del centro storico un quadro per ogni ristorante con le foto di Antonio Parrinello che ricordano la festa. Il 2 febbraio ci sarà il Concerto per Agata al Testro Massimo Bellini e la Candelora d’oro. Il 4 febbraio al GAM c’è la mostra Sant’Agata on the road. Infine, per adesso la mostra negli spazi della metropolitana con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania”.

Le polemiche non sono tardate ad arrivare però…

“Ho l’abitudine di interagire sui social e rispondere alle domande e ai commenti. Nelle scorse ore sono sparite sette mie pagine su Facebook. Non ho più una pagina Facebook. Ci sarà stato qualche odiatore che avrà segnalato il mio profilo dove rispondevo a certe accuse. Al momento non posso neanche pubblicare”.

La petizione dei presidenti delle candelore

Senta, cosa mi dice della petizione portata avanti dai presidenti di alcune calendore?

“La petizione ha ad oggetto cose che sono già state richieste alle istituzioni e che ci sono state negate per ragioni legate alla pandemia e al rispetto delle leggi anticovid. Mi sono confrontata con loro in prima persona e li ho invitati a tenere conto del periodo storico che stiamo vivendo”.

Sente il peso dell’aspettative dei devoti su di lei?

“Quando mi sono insediata, ero convinta di fare grandi e belle cose. Sono stata scelta perchè sono una persona a cui piace organizzare e lo sa fare. È stato riscontrato oramai da decenni. Ciò che mi dispiace è aver trovato una situazione molto complessa; adesso comincia ad esserci un dialogo”.

Sant’Agata è fonte di ispirazione per il suo lavoro di stilista…

“La mia prima collezione è stata ispirata ai cerei. Ricordo ancora che, tornando dalla cattedrale il 5 febbraio, mi sono messa subito a lavoro. Ho aperto l’atelier che era chiuso perchè era giorno di festa. Ho preso i merletti più belli e ho iniziato ad assemblarli insieme. Le mie mani camminavano da sole. Io non sapevo neanche cosa stessi facendo. In seguito, sono usciti fuori degli abiti favolosi.

Da allora, ogni anno faccio un omaggio a Sant’Agata. È stata la volta del velo, poi della scuzzetta, il tradizionale cappellino ricamato con perle e coralli, dei medaglioni e delle magliette. In Via Monfalcone faccio fare ogni anno le vetrine e nel mio atelier vi sono molti oggetti in onore della Santuzza, a partire dal murales presente oramai da due anni”.

Come spiegare a chi non conosce l’amore che Catania ha per Sant’Agata?

“Penso che ci sia una grande energia in Sant’Agata. Noi percepiamo, quando Sant’Agata esce, i suoi umori, quando sorride o gli occhi che cambiano colore. È come se la Santuzza fosse viva, le emozioni che comunica hanno mille sfaccettature diverse. E poi c’è la necessità di vederla perchè lei dà una carica di serenità e tranquillizza il popolo catanese. Sant’Agata è una panacea per tutti e noi la amiamo. La preghiera è una forza pazzesca e ci ritroviamo uniti nella messa dell’Aurora. Sono momenti indimenticabili. E poi davvero lei è viva, quando esce, abbraccia Catania con una bellezza sconvolgente ed una purezza che va al di sopra di tutto. L’incontro con la folla è davvero meraviglioso. Non si può spiegare”.

Si pensa già alle feste di agosto e del 2023

Quali sono le promesse che si sente di fare ai catanesi e a Sant’Agata?

“Sento dire che in primavera finirà tutto. È una voce che si è sparsa in questi giorni a Catania. Tutti dicono che ad Aprile finisce e io sono tra questi sostenitori. Mi piace pensare che accadrà così da poter trascorrere una bellissima Sant’Agata d’agosto. E una ancora più bella a febbraio 2023 dove davvero non ci sia più niente e possiamo ricominciare a vivere una vita normale con le nostre feste agatine che sono il nostro biglietto da visita per la città di Catania e per la Sicilia, nel mondo”.

Quindi cittadini, W Sant’Agata!

Sandy Sciuto

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