Ormai ci siamo. Tra una manciata di ore prenderà il via il 72° Festival di Sanremo. Diversamente da quanto ci si era aspettati quando ne abbiamo iniziato a parlare, anche questa sarà un’edizione complicata non poco dalla pandemia sia per le rigide procedure che le norme anti Covid impongono (artisti tamponati ogni 48 ore e blindati nel loro quartier generale, percorsi appositamente studiati per evitare assembramenti all’entrata e all’uscita del teatro Ariston, conferenze stampa in streaming, ecc) sia perché già in questi giorni che precedono l’avvio della kermesse si sono registrati alcuni casi di positività al virus tra tecnici e orchestrali.
Un nome tra tutti, quello del Maestro Beppe Vessicchio che spera di negativizzarsi in tempo per accompagnare Le Vibrazioni. L’unica buona notizia sul versante Covid, in omaggio allo slogan che lo voleva il “Festival della Rinascita”, è che, dopo la surreale edizione dello scorso anno senza pubblico, quest’anno l’Ariston è tornato (salvo cambiamenti dell’ultima ora, a una capienza del 100% seppure esclusivamente per spettatori muniti di Green pass rafforzato