Fiaccolata in ricordo dei giovani morti di cancro nel quadrilatero industriale - QdS

Fiaccolata in ricordo dei giovani morti di cancro nel quadrilatero industriale

Fiaccolata in ricordo dei giovani morti di cancro nel quadrilatero industriale

venerdì 12 Aprile 2019

La manifestazione si è svolta ad Augusta con via da piazza Fontana ed arrivo in piazza Duomo
Al corteo hanno sfilato le madri delle vittime con una maglietta con la scritta “Voglio vivere”

AUGUSTA (SR) – Una fiaccolata per ricordare tutti “I giovani angeli volati via troppo presto a causa del cancro” come Irene Tilotta, giovane siracusana, spentasi tre anni addietro, che avrebbe compiuto 25 anni questo mese. La manifestazione, organizzata dal Comitato Stop Veleni, si è svolta ad Augusta con partenza da piazza Fontana ed arrivo in piazza Duomo.

Il corteo voleva fungere da appello per tutti i parenti di quei ragazzi che non ce l’hanno fatta affinché non siano consegnati all’oblio. All’iniziativa hanno preso parte, provenienti da Taranto, anche i genitori di Giorgio Di Ponzio, altra giovane vittima del cancro, che lo scorso 25 febbraio avevano promosso una analoga fiaccolata nella città pugliese in memoria delle tante vittime dei veleni dell’inquinamento. Presenti diversi genitori, che hanno perso i propri figli a causa del terribile male, provenienti non solo dai Comuni del quadrilatero industriale aretuseo ma anche da altri Comuni della Sicilia come Acireale o Mazara del Vallo.

Alla manifestazione erano stati invitati a partecipare il Presidente e l’Assessore all’ambiente della Regione Sicilia, il Prefetto, la Curia vescovile, le parrocchie e i Sindaci delle città appartenenti all’area riconosciuta Sito d’Interesse Nazionale (Sin) per la bonifica dalla legge n. 426/1998: Augusta, Priolo Gargallo, Melilli, Siracusa, Floridia e Solarino. Alla fine erano presenti il primo cittadino di Augusta, Cettina Di Pietro, padre Angelo Saraceno in rappresentanza dell’arcivescovo di Siracusa, e don Palmiro Prisutto, arciprete di Augusta. Alla testa del corteo, che si è svolto sotto un insistente pioggia, hanno sfilato le madri dei giovani morti a causa del cancro con addosso una maglietta con l’immagine del proprio caro o con un cartello con la scritta “Voglio vivere”.

La fiaccolata si è conclusa in chiesa Madre dove hanno preso la parola alcune delle madri che hanno perso i loro figlioli. Per prima Donatella, la madre di Irene Tilotta, che ha dichiarato: “Irene avrebbe dovuto compiere 25 anni. Credo nell’aldilà e voglio che i miei auguri le arrivino insieme ai vostri! Ma Irene avrà per sempre 22 anni! I figli sono il nostro futuro ma ce li stanno ammazzando. Dobbiamo lottare affinchè non ci siano più giovani vite strappate ai loro sogni e non ci siano genitori straziati come noi”. Carla, la madre di Giorgio, ha aggiunto: “Siamo venuti da Taranto per testimoniare che l’inquinamento non uccide solo in una piccola zona e non riguarda solo alcune persone. L’aria che respiriamo la respiriamo tutti, viviamo tutti sotto lo stesso cielo, e dobbiamo svegliarci, non possiamo aspettare la politica e lo Stato se vogliamo un futuro”.

Cettina Di Pietro, ha affermato che il Comune megarese sta portando avanti in sede di tavoli istituzionali quanto possibile per la salvaguardia ambientale. Padre Angelo Saraceno ha detto che: “Dio non vuole il cancro, un problema umano che come tutte le sfide bisogna riuscire a superare. Occorre cambiare stile di vita. Siamo grati a tutte quelle associazioni di volontariato che assistono i malati. Non dobbiamo rassegnarci ma dobbiamo scegliere la vita”. Al termine don Palmiro Prisutto ha celebrato una messa per tutti i morti di cancro e per coloro che stanno lottando contro il terribile male che tante vittime miete nell’area industriale aretusea.

Luigi Solarino

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