Commozione, gioia ed entusiasmo per l’arrivo della Fiamma Olimpica a Catania, che torna all’ombra dell’Etna dopo 20 anni dall’ultima volta, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Un evento che ha smosso gli animi di tutti i catanesi che si sono precipitati in strada a immortalare questo storico evento. Tra i tedofori d’eccezione il capitano della Meta Catania Carmelo Musumeci, Orazio Arancio e il Presidente degli Elephants Catania Lucio Maugeri.
Il percorso della Fiamma Olimpica per le vie di Catania
Il lungo percorso della Fiamma Olimpica è partito alle 18 circa da via Acquicella Porto e ha proseguito lungo le vie del Fortino fino a via Plebiscito fino ad arrivare a percorrere il salotto della città dal viale Regina Margherita fino al Corso Italia e piazza Europa. Poi tappa in via Umberto fino alla barocca via Etnea dove si è fatta tappa anche nella meravigliosa via dei Crociferi. All’arrivo in piazza Duomo tantissima gente emozionata, dal sindaco di Catania Enrico Trantino fino all’ultimo tedoforo Lucio Maugeri, Presidente degli Elephants Catania.
Trantino: “Questo evento significa tanto per Catania che ci fa comprendere il valore universale dello sport”
“Per capire cosa significhi questa serata bisognerebbe registrare i tanti volti delle persone presenti nelle vie di Catania. – dice il sindaco di Catania Enrico Trantino ai microfoni del Quotidiano di Sicilia – Io sono una di quelle persone che hanno camminato avanti e indietro per le vie del centro storico. Oggi aggiungiamo un evento che può significare tanto. E’ un condensato di simboli che devono esprimersi per sentirsi parte integrante di una comunità che fa scattare l’orgoglio della propria appartenenza. Mi riferisco a quella bandiera italiana, alle Olimpiadi dove parteciperanno i nostri atleti”.
“Tutti siamo uniti dal Tricolore che ci deve far sentire fieri della nostra italianità. La Fiamma Olimpica con la propria luce ci dice in quale direzione andare e ci fa calore e ci dà segnali verso quale percorso intraprendere. Poi c’è il valore universale dello sport che noi dobbiamo capire e deve essere interpretato al modo giusto, non come vittoria a tutti i costi ma come riuscire a prevalere sulle nostre paure e preoccupazioni. Il nostro avversario spesso è dentro noi. L’importante è riuscire a soddisfare le proprie aspettative”
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