La riapertura della Fiera di Messina potrebbe essere dietro l’angolo. Dopo oltre un anno di attesa, nella cittadella fieristica del viale della Libertà l’Amam ha confermato la riattivazione del servizio idrico. Si tratta dell’ultimo step necessario per l’approvvigionamento delle decine di aiuole sparse nell’area e la cui riattivazione aveva impedito alla fiera di aprire i battenti nell’agosto del 2024.
I lavori per portare l’acqua dal Pozzo Leone di via Garibaldi alla Fiera sono adesso stati completati. Ora la zona può finalmente contare su una fornitura stabile, dedicata esclusivamente all’irrigazione dei quasi 15mila metri quadri di verde che stanno per rinascere. Un passaggio tutt’altro che secondario: senza acqua non ci sarebbe stato prato, né arbusti, né alberi. E senza verde, il progetto complessivo di riqualificazione – su cui si è puntato per restituire un volto nuovo all’intera fascia costiera fieristica – sarebbe rimasto zoppo, incompiuto.
Verde urbano e sostenibilità: i prossimi passi
Approvvigionamento che arriverà da acqua non potabile: un dettaglio tecnico che spiega come la rete idrica di Messina non sarà sottoposta ad alcuno stress e a carenza idrica, come avvenuto la scorsa estate. Sarà una risorsa esclusiva per la nuova veste “verde” della Fiera, chiamata a trasformarsi in un parco urbano affacciato sullo Stretto. Due grandi serbatoi saranno alimentati regolarmente per garantire ogni giorno l’irrigazione necessaria. Il cronoprogramma adesso può ripartire. A inizio maggio è previsto il posizionamento della terra vegetale. Una fase fondamentale per l’impianto del verde: prato, alberi, piante e arbusti troveranno dimora lì dove, fino a pochi mesi fa, c’erano cemento, incuria e abbandono. E così negli ultimi decenni. L’obiettivo è quello di consegnare i lavori entro la fine di luglio.
Sullo sfondo rimane, però, il tema della gestione futura. Non sarà l’Autorità di Sistema Portuale, che ha guidato la fase progettuale e il cantiere, ma che per missione istituzionale non può occuparsi della gestione di un’area a vocazione urbana e culturale. È per questo che il tema della governance dello spazio fieristico deve essere affrontato subito. L’accordo siglato tra Authority e Amam testimonia già una certa sintonia con Palazzo Zanca. Un sentiment che dovrebbe proseguire anche dopo la nomina di Ciccio Rizzo a presidente dell’Autorità portuale. Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia sarà a giorni nominato commissario e poi definitivamente presidente, nonostante le sue posizioni dichiaratamente no pontiste espresse in passato. Il tempo stringe. Con l’inaugurazione prevista per fine luglio, le settimane che restano devono servire anche per costruire un modello di gestione che sia all’altezza dell’ambizione che ha guidato il progetto. La Fiera di Messina non può più permettersi di essere un limbo inespresso per la cittadinanza e le migliaia di crocieristi che la approcciano per la prima volta a poche centinaia di metri.
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