Il commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, in audizione alla Camera, ha sottolineato la necessità di passare da una gestione commissariale dell'emergenza, ad una ordinaria.
Considerati gli attuali scenari della pandemia,
“potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose”.
Lo ha detto il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo in
audizione alla Camera sottolineando la necessità che si passi, “gradualmente
nei prossimi mesi”, dalla gestione commissariale dell’emergenza ad una
gestione ordinaria “delle attività sanitarie da parte delle
amministrazioni centrali e locali competenti”.
La “poderosa e complessa” macchina della Struttura
commissariale, ha spiegato Figliuolo, si è rivelato e si sta rilevando uno
strumento “efficace e straordinario”. Nei prossimi mesi, però, questa
macchina “deve condurre, contestualmente e gradualmente, a un binario di
ordinaria gestione delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni
centrali e locali competenti”.
Infatti “l’ordinarietà della gestione dell’attività
vaccinale futura che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la
necessità di almeno un’ulteriore dose, così come gli interventi di supporto al
sistema sanitario nazionale, agli istituti scolastici e ad ogni altra
articolazione del Paese supportata dalla Struttura del commissario, dovrà
tornare ad essere governata dalle strutture dello Stato preposte”.
Si tratta di un passaggio fondamentale, ha aggiunto ancora
Figliulo, che non può prescindere dal coinvolgimento di tutte le realtà del
Paese a partire dalla Regioni e dalle province autonome con le quali il
“confronto è stato e continua ad essere di vitale importanza per la
creazione delle condizioni necessarie a mettere in sicurezza” l’Italia.