Roma, 10 dic. (askanews) – “Un successo di tutta la filiera del Made in Italy”: così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, commenta l’iscrizione della cucina italiana nel patrimonio immateriale dell’Unesco annunciata oggi dal Comitato riunito a Nuova Dheli.
“Un percorso che affonda le radici nel passato, ma che ha saputo fare dell’innovazione continua la sua cifra stilistica”, dice ancora Scordamaglia ricordando l’impegno di Filiera Italia e Coldiretti nella diffusione dei valori della cucina italiana nel mondo. “Recentemente all’ONU abbiamo valorizzato i poteri della dieta mediterranea nel favorire una longevità sana” e ha proseguito: “quando parliamo di dieta mediterranea parliamo della nostra meravigliosa cucina italiana che ne condivide i principi, primi fra tutti quelli di equilibrio e varietà”.
E sempre come strumento di promozione della nostra cucina Scordamaglia ha ricordato l’impegno profuso dall’Accademia della cultura enogastronomica italiana, “nata su iniziativa di Filiera Italia, Coldiretti e Campagna amica per aiutare i professionisti del settore e favorire la formazione, ben presto è diventata un centro di promozione della nostra eccellenza all’estero grazie alla collaborazione con le ambasciate”.
La cucina italiana vale oggi nel mondo 251 miliardi di euro, con una crescita del +5% rispetto all’anno precedente, secondo l’analisi Filiera Italia/Coldiretti su dati Deloitte Foodservice Market Monitor 2025. I soli Stati Uniti e Cina rappresentano insieme oltre il 65% dei consumi globali per la cucina italiana.

