Home » Finanziaria, c’è la data definitiva: “Approvazione entro il 28 dicembre”

Finanziaria, c’è la data definitiva: “Approvazione entro il 28 dicembre”

Finanziaria, c’è la data definitiva: “Approvazione entro il 28 dicembre”
Renato-Schifani-Imago

C’è la data per l’approvazione della nuova Finanziaria: “Si può dire con certezza che verrà approvata entro il 28 dicembre”

Ci siamo, l’approvazione della Manovra Finanziaria è ormai dietro l’angolo. Ad annunciare la data è stato il presidente Ars Gaetano Galvagno nel corso dello scambio di auguri con la stampa parlamentare. La conferma, successivamente, è arrivata anche dal governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani.

L’annuncio di Galvagno

La Finanziaria sarà approvata sicuramente entro il 28 dicembre. Il regolamento ci dice che deve essere approvata entro 45 giorni dal giorno in cui è stata assegnata alle commissioni”. Così il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, nel corso del tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. C’è poi l’invito alle opposizioni a fare sì che la legge di stabilità possa essere votata nel più breve tempo possibile. Ogni giorno in meno sarà un giorno guadagnato, ma non ci sarà contingentamento dei tempi”.

Schifani: “Ok a manovra entro fine anno”

Anche il presidente della Regione ha confermato l’approvazione del testo entro la chiusura del 2024: ““L’ obiettivo del governo è chiudere la manovra finanziaria entro l’anno, perché ha rispettato tutti i tempi procedurali inerenti alla presentazione dei documenti contabili. Avremo sempre un’atteggiamento dialettico nei confronti dell’opposizione”.

“Noi aperti al confronto: continueremo ad attenzionare mondo del lavoro e fasce deboli”

“Confido – prosegue Schifani – su un atteggiamento responsabile dell’opposizione, così come lo è stato sempre in questa legislatura. Siamo pronti ad ascoltare, naturalmente, le proposte migliorative, dovessero essere condivise, e quegli elementi che affrontino questioni emergenziali che tutt’ora viviamo. Il nostro governo continuerà a dare attenzione al mondo del lavoro, alle fasce deboli, a chi non ce la fa e ai tanti bambini che vivono male perché abbandonati: c’è un mondo parallelo che vive al buio non della carità ma dell’isolamento. A quel mondo io ho guardato da presidente del Senato e guardo ancora oggi, con le misure in aiuto, contro la povertà”.

“Non è uno spot – prosegue – ma un’indennità che garantisce a qualche famiglia, che non ce la fa, di avere aiuti per un anno. Non c’entra niente con il reddito di cittadinanza, che noi abbiamo contestato perché impediva ai giovani di lavorare togliendogli ogni stimolo. Stiamo studiando ulteriori misure per far crescere l’economia e le comunicheremo in occasione della Finanziaria. Vogliamo che i nostri ragazzi non siano costretti ad andare via dalla Sicilia”.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI