Sui volti dei deputati l’immagine di una aspettativa delusa. Nuccio Di Paola, vicepresidente vicario dell’Ars, approvato il Bilancio di previsione ha dato il via ai lavori per la finanziaria partendo dall’articolo uno. Una apertura lavori che ha stupito quanti si attendevano un annuncio di stralcio di parte della manovra. Anche poco convinti, i deputati hanno iniziato a discutere la prima norma del testo composto ancora ad apertura seduta da 134 articoli. Il primo a salire sul pulpito di Sala d’Ercole per il suo intervento è Cateno De Luca, che dopo una conferenza stampa mattutina durata circa un’ora e mezza ha ribadito all’Aula le sue chiare riserve sulla manovra nell’insieme ma ha annunciato voto favorevole all’articolo uno. Suona la campanella, i pugili lasciano gli angoli ed iniziano a studiarsi. Si va di articolo in articolo, si vede quando salta il banco, si decide sul momento se procedere oppure no.
Si naviga a vista a Sala d’Ercole
In aula c’é il presidente della Regione, Renato Schifani, e con lui otto assessori. C’è anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ma non sullo scranno più alto. Si muove tra i banchi dei deputati, lo si vede vicino al deputato del Partito Democratico Antonello Cracolici ad ascoltarne l’intervento. Il clima è di navigazione a vista. Cateno De Luca dice si alla prima norma. I dem Dario Safina e Nello Dipasquale ne propongono una riscrittura migliorativa come anche il democristiano Ignazio Abbate. Il capogruppo del Pd chiede propone una sospensione per la riscrittura che Nuccio Di Paola concede.
Si comincia con le riscritture in Aula
Dopo la sospensione vengono considerati ritirati gli emendamenti al primo articolo del testo in virtù della modifica. Trovata la sintesi per la norma che prevede incentivi a sostegno delle assunzioni a tempo indeterminato. Lo stesso genere di incentivi contro cui si erano pronunciati sia il dem Cracolici che il Cinque stelle Luigi Sunseri perché per entrambi la norma già in precedenza non aveva dato risultati e la copertura finanziaria non era stata impiegata quando si trattava di 50 milioni di euro all’anno. Nell’attuale proposta del governo le risorse sono pari al triplo.
Ordinamentali si, ordinamentali no
Per il testo della finanziaria era stato proposto dallo stesso governo, per voce dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino durante la discussione generale, lo stralcio delle norme ordinamentali che sarebbero state poi discusse da fine gennaio in poi. Ma anche questo, al momento, è stato rinviato. Le forze politiche si studiano e continueranno a farlo sulle prime norme dell’articolato. Le prime cinque norme sono il nucleo base della visione del governo sul rilancio dell’economia siciliana, dell’attrazione di nuovi insediamenti produttivi, delle assunzioni a tempo indeterminato. L’opposizione propone in modo composto, il governo accetta gli spunti e modifica, i gruppi parlamentari contano i voti sulle norme successive.
La manovra si approva entro venerdì, tutta o in parte
Nel lungo testo della finanziaria ci sono norme che mettono in contrasto le stesse forze di maggioranza, e la vicenda Democrazia Cristiana non si è ancora conclusa. Su eventuali ricorsi a voto segreto con bocciature di norme salterebbe quindi l’equilibrio che la discussione della prima norma ha fatto intravedere. La manovra comunque verrà approvata entro e non oltre venerdì 19 dicembre. Forte di questa tempistica necessaria per l’approvazione di una legge di stabilità entro i termini previsti dalla legge, una parte della deputazione regionale si attende comunque uno stralcio di oltre metà manovra onde non incorrere in stillicidio di norme ed emendamenti con continui agguati di franchi tiratori.
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