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Finanziaria, il messaggio di Galvagno in chat: “Non sono disposto a ricevere l’odio dei colleghi”

Finanziaria, il messaggio di Galvagno in chat: “Non sono disposto a ricevere l’odio dei colleghi”
Gaetano Galvagno, presidente Ars

Il presidente Ars denuncia un clima di odio in Aula

“Non sono più disposto a ricevere l’odio gratuito dei colleghi”. È così che il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha chiuso il messaggio che nella serata di ieri ha inviato in chat ai deputati al termine di una giornata ricca di tensione nella maggioranza, mentre si continua a lavorare sulla manovra regionale.

Galvagno: “134 articoli non condivisi con me”

A riportare le parole di Galvagno è stata l’Ansa: “È chiaro che dopo questa finanziaria, qualora non volessimo andare a casa prima, chiederò un serio confronto – ha scritto il presidente Ars – perché io non sono più disposto a perdere del tempo per fare incassare gli altri. Nel rispetto dei deputati – non me ne vogliano gli assessori – vorrei che arrivasse ad ognuno dei colleghi dei vari gruppi di maggioranza questo messaggio. Questa finanziaria mi è arrivata con 134 articoli“. E in carattere maiuscolo aggiunge: “Non condivisi minimamente con me”.

“Io sono certamente filo governativo ma rimango un parlamentare – prosegue -. È ormai evidente che molti problemi nascono da una mancanza di fiducia all’interno della stessa maggioranza e probabilmente in molti hanno anche ragione. Mi è stato chiesto di salvare determinati articoli che sono stati messi in cassaforte e ricordo che gli unici articoli bocciati riguardano proprio due assessorati di FdI”.

“Clima di odio”

“C’è un clima che definisco quasi di odio. Il presidente Daidone è stato quasi violentato in commissione bilancio per la bulimia di alcuni e non è corretto – scrive ancora Galvagno -. Qui c’è gente però che ha incassato e gente che è rimasta a bocca asciutta e non funziona. C’è gente che si lamenta e ha mimetizzato le proprie proposte all’interno di tabelle e riserve con accordi con più interlocutori. Mi dispiace ma io difendo i colleghi parlamentari che realmente non hanno ottenuto nulla. Insieme al presidente Daidone, a cui chiederò ancora una mano, farò una verifica di tutto quello che è stato approvato quantificando per gruppo ed eventualmente per parlamentare le risorse che hanno incassato. Chi non ha avuto nulla verrà garantito in questa fase nelle uniche cose possibili rimaste: tabelle e riserve”, conclude Galvagno.