Anche l’ultimo oggetto della discordia – in ordine di tempo – nella finanziaria all’esame di Sala d’Ercole è stata varata. Una prova, anche questa, per la maggioranza che ad un certo punto di un animato dibattito sembrava rischiare un nuovo colpo di voto segreto proposto dall’opposizione. “Ho ritenuto opportuno intervenire con toni forti in Aula, al fine di richiamare la maggioranza ad un senso di responsabilità”, ha detto al termine della sessione il deputato della Lega all’Ars Vincenzo Figuccia.
Sala d’Ercole nel caos, Figuccia “alza la voce”
L’intervento del deputato questore leghista arrivava in una caotica Sala d’Ercole, in cui il suo alzare la voce ha motivato diverse reazioni. Quella di Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars, che ha usato toni volti a sdrammatizzare il momento sorridendo alle urla di Figuccia quando sfidava l’aula al voto segreto a fronte del quale la maggioranza avrebbe comunque dimostrato compattezza, e quello di Luca Sammartino – leader della Lega siciliana – che sorridendo copriva il volto con le mani.
Lo spauracchio del voto segreto
“Dobbiamo tenere fede ad un mandato preciso che è quello di garantire le misure pensate dal governo per offrire alla Sicilia prospettive certe di sviluppo e di crescita. Basta franchi tiratori”. Questo il commento conclusivo di Vincenzo Figuccia a sospensione lavori adesso rinviati a domani, venerdì 19 dicembre. L’Aula si era divisa su un intervento in favore di veicoli cui attribuire incentivi mediante la tassa di proprietà. La norma era stata attaccata inizialmente per un riferimento in comma ad aziende con sede in altre regioni o province autonome che immediatamente era stato identificato dal deputato Ismaele La Vardera come identikit di Sicily by Car, azienda di Tommaso Dragotto con sede a Bolzano.
Il bollo auto della discordia
Interventi emendativi avevano tentato di variare il numero di veicoli soggetti allo sgravio ma soprattutto di ampliare la platea degli aventi diritto estendendola anche alle associazioni ed agli enti non profit. Fattispecie per la quale, in tempi di esame d’aula, era difficile inquadrare la necessaria portata e quindi copertura finanziaria, come detto all’Aula dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino previo consultazione in tempo reale con i suoi uffici. Punto fondamentale però per una buona parte della deputazione regionale per far passare la norma. La discussione sull’articolo recante “disposizioni in materia di tassa automobilistica regionale” aveva quindi riaperto il rischio di maggioranza parlamentare in crisi.
La maggioranza si salva in zona Cesarini
“Il voto di oggi in Aula non è solo una vittoria per i cittadini e per il tessuto produttivo siciliano, ma è la dimostrazione di una maggioranza che quando vuole sa essere solida, coesa e determinata a portare avanti il programma di governo”, ha affermato all’esito della votazione Ignazio Abbate a nome di tutto il gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana. “Con 37 voti favorevoli, la coalizione di governo – dichiara Abbate – ha risposto con compattezza, respingendo ogni tentativo di non far passare l’emendamento e confermando il sostegno alle famiglie e alle associazioni di volontariato siciliane”.
Tre anni di esenzione totale dal bollo auto
Abbate, vice capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars e presidente della Commissione Affari istituzionali, ha poi voluto sottolineare l’importanza tecnica e sociale della norma approvata spiegandone così anche gli effetti: “Abbiamo introdotto esenzioni quinquennali per i veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno, oltre a un supporto concreto per il Terzo Settore. L’esenzione totale dal pagamento del bollo auto per i primi cinque anni dall’immatricolazione (per il periodo 2026-2028) riguarda veicoli con alimentazione esclusivamente elettrica; veicoli con doppia alimentazione elettrica/termica che richiedono ricarica esterna; veicoli ibridi che non necessitano di ricarica esterna (inclusi i sistemi LNG e BioLNG); veicoli con alimentazione esclusiva a idrogeno”.
Dagli autonoleggi agli Ets, norma stravolta in Aula
La norma, nata per incentivare sostanzialmente investimenti green di aziende dedite al noleggio auto ed in generale di mezzi di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, è stata così radicalmente modificata in favore di enti del terzo settore invece che solo a beneficio del rinnovo parco auto delle aziende di noleggio auto. “L’emendamento – spiega Ignazio Abbate – riconosce il valore sociale di determinati enti, garantendo l’esenzione totale per i nuovi veicoli di organizzazioni di Volontariato, APS (iscritte al RUNTS) e Protezione Civile. È un segnale forte per la transizione ecologica e per chi lavora sul territorio”.
Garantita la continuità dei benefici
Il presidente della prima commissione parlamentare, il democristiano Abbate, sostiene inoltre che particolare rilevanza è stata così data alla continuità dei benefici: “Voglio evidenziare il valore strategico del comma 5 di questo emendamento. Grazie alla proroga delle disposizioni della legge regionale 2/2023, garantiamo i vantaggi già esistenti anche per il triennio 2026-2028, assicurando che gli enti del terzo settore beneficiari dei provvedimenti precedenti continuino a godere delle agevolazioni. Non lasciamo indietro nessuno, né chi acquista oggi né chi ha già investito in passato”.
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