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Dalla Finanziaria una luce in fondo al tunnel per i lavoratori Almaviva

Dalla Finanziaria una luce in fondo al tunnel per i lavoratori Almaviva
Vertenza Almaviva – Imagoeconomica

Il deputato Giambona: “Primi passi nella direzione giusta, ma serve continuità”

Tra le maglie della finanziaria, che ha visto una sospensione lavori di quasi 24 ore in dirittura d’arrivo per impossibilità di trovare una sintesi tra i partiti, c’era anche la questione dei lavoratori ex Almaviva. “L’approvazione della proposta che consente di riagganciare alcune misure per lo smaltimento delle liste d’attesa, prevedendo l’utilizzo in via prioritaria dei lavoratori del bacino Almaviva, rappresenta un primo segnale concreto nei confronti di persone che da troppo tempo vivono una condizione di grande incertezza occupazionale”. Lo afferma Mario Giambona, deputato regionale e vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all’Ars.

Gli ex “1500” della pandemia poi abbandonati

Quelli di cui si discute sono “lavoratori che, nel corso degli anni, hanno garantito un servizio fondamentale per la collettività, molti dei quali impegnati anche sul numero di emergenza 1500 durante la fase più critica della pandemia e che oggi pagano le conseguenze di vicissitudini aziendali che non dipendono certo da loro”, sottolinea Giambona. Anche la sigla sindacale che ha seguito senza soluzione di continuità la vertenza, la Slc Cgil, accoglie la notizia positiva manifestando però riserva su “un primo passo nella direzione giusta, ma serve prudenza e continuità”.

Primo passo: l’istituzione del bacino dei lavoratori

L’istituzione del bacino dei lavoratori ex Almaviva Contact è per Slc Cgil “un passaggio che va nella direzione da sempre indicato come necessario per la tutela e la possibile ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nella vertenza Almaviva: uno strumento che consenta di preservare professionalità, diritti e prospettive occupazionali dopo un lungo e ingiusto percorso di esclusione”. La riserva è presto espressa dall’organizzazione sindacale: “Siamo tuttavia consapevoli che non si è di fronte a una soluzione definitiva e per questo riteniamo indispensabile mantenere massima prudenza evitando facili entusiasmi”.

Giambona (Pd): “Ridurre criticità per salvaguardare tutto il bacino”

Sulla stessa linea il deputato Pd Mario Giambona: “Siamo consapevoli che si tratti soltanto di un primo passo, e proprio per questo continueremo a vigilare con grande attenzione affinché questa proposta possa tradursi in un progetto realmente attuabile. L’obiettivo resta quello di ridurre al minimo le criticità occupazionali e continuare a lavorare, senza ambiguità, per la piena salvaguardia di tutto il bacino Almaviva”. Il bacino approvato all’Ars rappresenta uno strumento che chiaramente, per la Cgil come per il deputato del Partito Democratico, non è un punto di arrivo. “Sarà fondamentale comprenderne l’effettiva operatività, le modalità di utilizzo, le reali possibilità di impiego dei lavoratori – afferma la Slc Cgil – e le garanzie che accompagneranno ogni eventuale percorso di ricollocazione”.

Slc Cgil: “Ora atti concreti, tempi certi e responsabilità condivise”

Il segretario generale e la segretaria di Slc Cgil, Fabio Maggio e Anna D’Anca, annunciano che La Slc Cgil continuerà a seguire con attenzione tutti gli sviluppi, ribadendo che la vertenza Almaviva resta aperta e che l’obiettivo rimane quello di porre rimedio a un grave torto istituzionale subito da centinaia di lavoratrici e lavoratori e dalle loro famiglie”. Soprattutto che “ora servono atti concreti, tempi certi e responsabilità condivise da parte di tutte le istituzioni coinvolte, affinché questo passaggio non resti solo sulla carta ma diventi parte di un percorso reale di tutela occupazionale e di giustizia sociale”.

Liste d’attesa e garanzia lavoratori

“La proposta approvata ieri – dice Mario Giambona – va nella direzione giusta perché prova a coniugare due esigenze fondamentali: da un lato dare risposte concrete sul fronte dello smaltimento delle liste d’attesa, dall’altro offrire una prospettiva occupazionale a lavoratori che vantano competenze ed esperienza. Un risultato – conclude il deputato regionale del Partito Democratico – reso possibile anche grazie al lavoro costante e determinato delle organizzazioni sindacali, che hanno continuato a portare avanti con forza le istanze di questo bacino”.