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Finanziaria, il Pd: “Faremo opposizione costruttiva”

Finanziaria, il Pd: “Faremo opposizione costruttiva”
Nello Dipasquale

Il deputato Dipasquale aspetta di vedere le carte e spiega al QdS: “Non saremo in Aula per ratificare gli atti della maggioranza”. Il testo di 40 articoli approvato dalla Giunta regionale si appresta a sbarcare a Palazzo dei Normanni

PALERMO – Siamo a fine anno e il governo regionale è alle prese con i documenti finanziari da approvare in tempo per evitare di ricorrere all’esercizio provvisorio, formula fin troppo utilizzata negli anni e legislature passati. L’opposizione in questo periodo ha un ruolo di rilievo perché la velocità dell’approvazione dipende soprattutto dai partiti di minoranza che potrebbero rallentarne il percorso. Il Quotidiano di Sicilia ha voluto sentire l’opinione di uno dei rappresentanti del Pd all’Ars, Nello Dipasquale a cui abbiamo chiesto quale sarà l’atteggiamento in merito.

Dipasquale: “Non ha senso fare opposizione sul nulla”

“Sulla finanziaria presentata ieri dal governatore Schifani non sappiamo nulla, aspettiamo di vedere le carte, – ha dichiarato Dipasquale – ci renderemo conto di che si tratta e su questo siamo pronti a battagliare sulle cose che non vanno, ma siamo pronti ad essere una minoranza costruttiva, come abbiamo dimostrato fino ad oggi. Sempre se ci sono le condizioni e il rispetto dei ruoli, la possibilità di intervenire, partecipazione e coinvolgimento. Se la maggioranza pensa che noi siamo in Aula per ratificare gli atti di cui loro sono convinti questo non sarà possibile. Ma comunque in base a quello che leggeremo nella bozza stabiliremo la nostra strategia”. Dipasquale, peraltro, ha sottolineato come l’opposizione costruttiva sia un principio fondamentale del proprio partito e lo dimostra con un esempio: “Mercoledì sera siamo entrati in merito all’articolato delle variazioni di bilancio e il nostro atteggiamento, come si è visto, è stato di tipo costruttivo perché riteniamo che non ha senso fare opposizione sul nulla, perché sono atti che mettono la Regione in condizione di chiudere l’anno con maggiore serenità. Ora la palla passa al governo che deve essere capace e bravo a gestire le somme stanziate che devono essere impegnate entro il 31 di dicembre. In questo caso siamo stati noi a fargli recuperare tempo, poiché il provvedimento è arrivato in Aula in ritardo e fare ostruzionismo sulle variazioni di bilancio significava vanificare una serie di interventi utili”.

Anche il M5s in attesa delle carte

Anche il Movimento Cinquestelle resta in attesa di leggere le carte della finanziaria prima di prendere una decisione. “Da quello che leggiamo Schifani sembra suonare la grancassa e gonfiarsi il petto per la Finanziaria approvata dalla giunta e presentata alla stampa in pompa magna – ha detto Antonio De Luca, capogruppo M5S Ars – da quanto riportato dai media e dalle bozze circolate in precedenza sembra esserci un buco enorme: mancherebbe la sanità, che a nostro avviso doveva essere il settore su cui impernare la manovra, visto lo stato quasi catatonico in cui versa, con medici in fuga verso il privato, reparti all’osso, liste d’attese infinte e pronto soccorso sull’orlo del collasso. Speriamo di sbagliarci. Schifani vuole collaborare con le opposizioni? Bene, noi siamo qui e presenteremo le nostre proposte, vediamo come il governo si comporterà nelle commissioni e in Aula”. Per la cronaca, la finanziaria (da 900 milioni di euro) presentata dal Governo Schifani prevede un rafforzamento finanziario, contributi alle imprese che assumono, aumento delle risorse per i Comuni, fondi per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali e per la stabilizzazione del precariato storico, investimenti nei servizi essenziali e per il contrasto agli incendi.

Schifani: “Una manovra per rilanciare economia e sviluppo”

Si tratta di un testo di 40 articoli che prevede anche l’accantonamento prudenziale di 900 milioni sul triennio nelle more del recepimento della riforma dell’accordo Stato-Regione sul ripiano decennale del disavanzo. “Questa manovra – ha detto Schifani – si fonda esclusivamente su fondi regionali per metterla al riparo da eventuali impugnative. È una legge che intende rilanciare l’economia e lo sviluppo della nostra Isola. La Regione grazie alla conclusione di un’accordo finanziario di rilievo storico con lo Stato, che trova riscontro adesso nella manovra nazionale, raggiungerà l’obiettivo, dopo un ventennio, di vedersi riconosciute risorse sino a 630 milioni di euro all’anno”.