Ancora "fumata nera" all'Ars sulla finanziaria siciliana. Confindustria Sicilia commenta: "Balletto indecente".
Ancora nessuna novità sul fronte della finanziaria in Sicilia. All’Ars (Assemblea della Regione Siciliana) tutto rimane fermo in attesa di una svolta, che tarda sempre più ad arrivare.
Ieri sera, l’Aula era stata aggiornata alle 11 di oggi, venerdì 13 maggio, ma della seduta ancora non sembra esserci traccia. L’obiettivo rimane quello di trovare una sintesi fra i due maxi-emendamenti, quello previsto dal Governo e l’altro del Parlamento. La strada, però, sembra in salita, almeno secondo le indiscrezioni trapelate da Palazzo Reale nelle ultime ore.
Finanziaria Sicilia, tutto fermo: il commento di Confindustria
Di fronte all’ennesima “fumata nera”, Confindustria Sicilia si ribella al “gioco di rinvii” e al “balletto indecente” delle istituzioni sulla finanziaria. Esprime, infatti, un “richiamo al senso di responsabilità della politica”, ribadendo “l’estrema gravità del momento che attraversa la Sicilia” tra crisi pandemica e recenti rincari energetici.
“L’Isola oggi rischia di perdere l’ultimo tram per lo sviluppo. In un periodo in cui è in gioco la sopravvivenza delle imprese e il rischio di povertà è dilagante, non possiamo assistere a quello che succede all’Ars. Siamo di fronte a uno spettacolo inaccettabile”, aggiungono i rappresentanti della federazione degli industriali siciliani, guidata da Alessandro Albanese.
La richiesta di Confindustria, come di tutte le parti interessate ai contenuti della finanziaria siciliana, è chiara e semplice: un lavoro organizzato e veloce, fatto “senza personalismi e nell’interesse di tutti“.