La nave traghetto finanziata con fondi PNRR per la continuità territoriale delle isole minori sarà un progetto a basso impatto ambientale realizzata a Palermo per la Regione Siciliana.
Dopo poco più di un anno dalla firma del contratto a Palazzo d’Orleans tra la Regione Siciliana e la Fincantieri, il 9 ottobre 2023, come annunciato nel 2024 sono partiti i lavori per la costruzione del primo traghetto costruito a Palermo e di proprietà della Regione. La cerimonia del taglio della prima lamiera, equivalente nautico della posa della prima pietra, ha avuto luogo questa mattina nel cantiere navale del capoluogo siciliano che anche nel corso di quest’anno ha potuto vantare produzione senza soluzione di continuità.
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Alla presenza del presidente del consiglio di amministrazione Fincantieri S.p.A. Biagio Mazzotta, il governo regionale è stato rappresentato dall’assessore alle infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò. Al suo fianco, e del presidente di Fincantieri, dirigenti, ingegneri e vertici delle rispettive parti per l’operazione navale che oggi ha preso materialmente il via.
Traghetto Fincantieri: Made in Sicily, for Sicily
“Questo traghetto è una unità che nasce in Sicilia per la Sicilia”, ha subito sottolineato Biagio Mazzotta. Il traghetto “made in Sicily, for Sicily” è un progetto di nuova tecnologia, con doppia alimentazione per un dual fuel che utilizzerà sia il gasolio che il gas per propulsione marittima, avrà un impianto fotovoltaico con una autonomia di accumulatori che consentirà fino a quattro ore di sosta in porto senza dover alimentare la parte elettrica con i motori accesi, e potrà comunque raggiungere i 19 nodi nella copertura della tratta di destinazione tra Porto Empedocle e le Pelagie con un carico di mille persone a bordo e 200 veicoli. Un moderno traghetto per una tratta con vecchi problemi. Parallelamente, per il porto di Lampedusa è stato previsto dalla Regione Siciliana un progetto da 18 milioni di euro per un vero porto.
Il rilancio dei trasporti e della cantieristica sui traghetti
“Questa collaborazione con la Regione Siciliana – ha dichiarato alla cerimonia il presidente Mazzotta – permette a Fincantieri di effettuare un test importante: il comparto industriale, come sapete, nel tempo si è trasferito sempre più nei cantieri asiatici, e adesso abbiamo l’opportunità di riportare in Italia la produzione di traghetti”. L’accordo Regione-Fincantieri ha quindi un utile tornaconto per entrambe le parti. Dal lato della Regione Siciliana la realizzazione di una motonave moderna per aggiornare il servizio di trasporto marittimo con le isole minori a sud dell’Isola interamente costruita nel cantiere navale di Palermo con un picco massimo di duemila lavoratori impiegati. Dal lato della Fincantieri l’opportunità palesata dal presidente Mazzotta di dimostrare la competitività nel settore del colosso nazionale della produzione navale.
Regione Siciliana unica per impiego fondi PNRR sul naviglio
Il progetto della costruzione di una nave traghetto commissionata da un governo regionale e realizzata dal cantiere navale nazionale nell’impianto del capoluogo della stessa regione è un esperimento di circuito chiuso in cui ogni risorsa impegnata ha una diretta ricaduta sul territorio. La Sicilia, come sottolineato dall’assessore Aricò, è tra l’altro la prima regione italiana – ed al momento pare anche l’unica – ad aver proposto un progetto del genere finanziato con i fondi del PNRR. Un intervento infrastrutturale quindi, previsto – o non esplicitamente escluso – dalla relativa Missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che realizza la continuità territoriale in modo mobile, appunto mediante un traghetto da 140 metri, invece che con una strada. Esperimento che, tra l’altro, aveva già previsto, nel contratto firmato un anno addietro dalle parti, la possibilità di estendere l’accordo alla realizzazione di un secondo traghetto da impiegare in analogo modo da parte della Regione Siciliana.
Opzione seconda nave a rischio per aumento costi materiali
La nave, adesso sotto i ferri degli operai specializzati di Fincantieri a Palermo, costerà alla Regione Siciliana 120 milioni di euro e verrà ammortizzata nell’investimento da una riduzione delle compensazioni di continuità territoriale con la compagnia di navigazione che ne avrà ausilio vinta la gara per la copertura del servizio sulla relativa tratta. Work in progress il proposito di una seconda nave, come spiegato dall’assessore regionale Alessandro Aricò, per l’aumento dei costi delle materie prime nel frattempo lievitate. La seconda commessa per una nave traghetto gemella costerebbe infatti circa 140 milioni di euro. “Vorremmo esercitare, e lo abbiamo messo anche nero su bianco con decisione della giunta regionale, la costruzione di una seconda nave”, ha confermato alla cerimonia Aricò spiegando che “c’è una Regione che ha cambiato passo”.
Palermo frutto di accordo tra le parti ma fuori bando
“Dalla grande collaborazione che c’è stata tra il governo regionale e la Fincantieri – ha aggiunto l’assessore Alessandro Aricò – siamo riusciti ad avviare un sogno, cioè che la costruzione di questo traghetto avvenisse nello stabilimento di Palermo; e questo non poteva essere scritto nel bando, ma è stato frutto di un accordo politico e sociale tra le parti”. Questa, nelle parole di Aricò, la sintesi di una operazione che ha prodotto un impegno con effetti sociali nella regione al di là di quanto altrimenti la sola aggiudicazione di appalto avrebbe assicurato. Fincantieri si quindi impegnata ad impiegare lo stabilimento di Palermo ed i suoi lavoratori per la costruzione della nave dalla stessa progettata, con un impiego del comparto garantito fino al 2026, quando la nave traghetto con il logo della Regione Siciliana sulla murata di bordo verrà varata.
Il presidente della Regione assente ma vicino all’evento
“Oggi celebriamo un momento significativo per la Sicilia con l’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo traghetto regionale, un’opera simbolo di progresso e attenzione alle esigenze della nostra comunità”. Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, assente per altri impegni istituzionali improrogabili, come affermato dall’assessore Aricò, ma vicino moralmente vicino al traguardo che la cerimonia rappresenta per la regione.
“Questa nave – prosegue il presidente Schifani con una nota – rappresenta un impegno concreto per rafforzare i collegamenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini delle isole minori, garantendo trasporti moderni, sicuri e rispettosi dell’ambiente. Siamo orgogliosi che Fincantieri, leader mondiale della navalmeccanica, costruisca interamente questa nave nel cantiere di Palermo, valorizzando le competenze locali e generando opportunità di lavoro per il nostro territorio. Con la sua realizzazione, saremo la prima Regione in Italia a possedere un traghetto di proprietà esclusiva, confermando il nostro impegno nel valorizzare e innovare il sistema di trasporti regionale”.
In foto da sinistra a destra: Biagio Mazzotta (presidente Fincantieri), Alessandro Aricò (assessore regionale Infrastrutture e mobilità), Luigi Matarazzo (direttore generale divisione navi mercantili Fincantieri).