Finge di essere laureato, falso dentista rischia il carcere. "A rischio la salute"

Finge di essere laureato, falso dentista rischia il carcere. I colleghi: “A rischio la salute”

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Finge di essere laureato, falso dentista rischia il carcere. I colleghi: “A rischio la salute”

Redazione  |
martedì 29 Novembre 2022

L'uomo aveva finto di essersi specializzato e stava per iniziare la professione. L'allarme del presidente della Commissione odontoiatri: "Preoccupati e indignati"

Aveva finto di aver conseguito una laurea col massimo dei voti e stava per iniziare a esercitare la professione di dentista, ma un falso dentista. La scoperta è arrivata a conclusione delle indagini dopo un esposto dal presidente dell’ordine dei medici di Palermo, Toti Amato.

E adesso cresce la preoccupazione anche da parte di chi invece lavora nel settore avendone pienamente i titoli. “Siamo preoccupati e indignati”, dice il presidente della Commissione albo odontoiatri (Cao) di Palermo Mario Marrone. “Lauree inesistenti, dichiarazioni false, studi abusivi, catene in franchising o low cost che guardano solo al profitto, pubblicità di trattamenti sottocosto, a volte ingiustificati o eccessivi e che non hanno nulla a che vedere con i reali bisogni del paziente. Quello che si sta delineando – aggiunge – è un vero assalto alla professione che mette a rischio la salute delle persone”.

Il caso del falso dentista

Il caso riguarda un uomo che ha dichiarato falsamente all’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di essersi laureato a Pisa con il massimo dei voti per ottenere l’iscrizione all’albo di riferimento.

“L’abuso oggi è stato fortunatamente bloccato in tempo – prosegue Marrone – grazie ad un esposto del presidente dell’ordine Toti Amato, che oggi è parte offesa, con il supporto legale degli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci. Resta però l’indignazione di una pratica disonesta che si è trasformata in una vera piaga ‘sanitaria’ in tutto il Paese. Nel rispetto del principio costituzionale di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva, come presidente della Commissione non posso che sottolineare comunque le preoccupazioni degli odontoiatri che esercitano con responsabilità e cultura medica la professione”.

I legali dell’Omceo raccontano che l’uomo “ha presentato domanda di iscrizione all’albo odontoiatri dell’ordine dei medici provinciale, dichiarando di essersi laureato a Pisa con il massimo dei voti”. Ma il suo nome non risultava tra gli iscritti. Da qui la denuncia in Procura. Su di lui ora pende ora un decreto di condanna di 20 giorni di carcere o 1.500 euro di multa per falso in atto pubblico opposto dalla difesa, che ha chiesto in alternativa l’affidamento all’istituto dei Lavori socialmente utili (Lsu). Il giudice Annalisa Tesoriere ha fissato l’udienza il prossimo 2 febbraio.

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