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Fiorello ricorda Pippo Baudo: “Per noi siciliani è stato un vanto e orgoglio. La Rai gli deve molto”

Fiorello ricorda Pippo Baudo: “Per noi siciliani è stato un vanto e orgoglio. La Rai gli deve molto”
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“Qualsiasi cosa si possa dire, Pippo è sempre un po’ di più. Non è un semplice conduttore, direttore artistico, ma è qualcosa di più”, dice Fiorello

Alla camera ardente al Teatro delle Vittorie di Roma a dare un ultimo saluto a Pippo Baudo è arrivato un altro grande siciliano come Rosario Fiorello che ha ricordato lo storico conduttore con i giornalisti presenti.

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Fiorello: “Lui ha insegnato senza volere insegnare. Mi chiedo chi insegnerà ai giovani di oggi a fare un certo tipo di tv…”

“Qualsiasi cosa si possa dire, Pippo è sempre un po’ di più. Non è un semplice conduttore, direttore artistico, ma è qualcosa di più. Lui ha insegnato senza volere insegnare“. Lo afferma Fiorello, parlando con i giornalisti alla camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie.

Per noi siciliani è sempre stato un vanto, un orgoglio. Noi lo seguivamo più degli altri perché faceva anche Antenna Sicilia, conduceva il festival della canzone siciliana che in Sicilia faceva il 100% di ascolti”. Così Rosario Fiorello lasciando la camera ardente di Pippo Baudo. “Quando lo chiamavo non dicevo mai ‘ciao Pippo come stai’, ma dicevo una frase siciliana molto forte e dall’altra parte avevo una risposta altrettanto forte, si rideva molto”, racconta.

La Rai deve moltissimo a Pippo Baudo, ho sentito parlare di statua a Sanremo ma dovrebbe sostituire il cavallo di viale Mazzini con Pippo perché lui ha tracciato un solco enorme dove tutti noi abbiamo imparato. A volte mi chiedo chi insegnerà ai giovani di oggi a fare un certo tipo di tv… Non lo so”. Così Rosario Fiorello lasciando la camera ardente di Pippo Baudo.