Pace in Medioriente. Sono stati firmati gli accordi tra Israele e Hamas durante il vertice in Egitto a Sharm el Sheikh. E il primo ad esporre la propria firma è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Il tycoon ha sottolineato durante il suo lungo discorso di circa 65 minuti: “Ci sono voluti tremila anni per arrivare fin qui”. E il vertice odierno che sancisce le ostilità dopo due anni di guerra arriva dopo il rilascio di tutti i 20 ostaggi ancora in vita dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 condotti da Hamas contro Israele.
I documenti sono stati successivamente sottoscritti dai principali mediatori della trattativa tra Israele e Hamas: il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, padrone di casa; l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.
La firma è stata accolta da un lungo applauso degli oltre venti leader internazionali presenti all’International Conference Center di Sharm el-Sheikh, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni.
Pace in Medio Oriente, Trump: “Insieme abbiamo realizzato l’impossibile”
“Questo è il giorno per cui le persone in questa regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato”. Lo ha detto Trump durante la cerimonia della firma.
“Con l’accordo storico che abbiamo appena firmato, le preghiere di milioni di persone sono state finalmente esaudite. Insieme, abbiamo realizzato l’impossibile. Finalmente, abbiamo la pace in Medio Oriente”.
Il presidente Usa elogia ruolo al-Thani, Erdogan e al-Sisi in accordo su Gaza
Il presidente degli Stati Uniti ha poi elogiato il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, il leader egiziano Abdel Fattah al-Sisi e l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani per il ruolo svolto nei negoziati che hanno portato all’accordo su Gaza.
“Abbiamo scelto l’Egitto perché sei stato molto disponibile. Tutti lo volevano, ma noi abbiamo pensato che fosse davvero appropriato. Sei un grande leader”, ha detto Trump di al-Sisi durante il suo intervento al vertice a Sharm el-Sheik.
“Parlano di te come se non fossi una brava persona, e invece lo sei. Vivi in una zona difficile. Senza di te questo non sarebbe successo”, ha aggiunto il tycoon, riferendosi all’emiro al-Thani. Infine Trump ha definito Erdogan “un mio amico e ogni volta che ho avuto bisogno di lui, c’è stato”.
Trump: “Ora inizia la ricostruzione”
Poi il presidente statunitense parla dell’immediato futuro dell’area. “È così bello vedere sorgere un giorno nuovo e meraviglioso. E ora inizia la ricostruzione”, ha detto Trump riferendosi alla Striscia di Gaza, nel suo intervento al summit di Sharm el-Sheikh.
Questo “è il giorno per cui le persone in tutta la regione e in tutto il mondo hanno lavorato, lottato, sperato e pregato”, ha aggiunto Trump, secondo cui è stato “raggiunto ciò che tutti dicevano fosse impossibile: finalmente abbiamo la pace in Medio Oriente”. Il presidente americano ha quindi espresso la sua “enorme gratitudine alle nazioni arabe e musulmane” che, a suo dire, “hanno contribuito a rendere possibile questa incredibile svolta”.
L’elogio a Meloni: “Bellissima donna, negli Usa non posso dirlo”
Spazio anche per i complimenti a Giorgia Meloni. “Giovane e bellissima”, con queste parole Donald Trump parla del premier italiano a margine del summit sulla pace in Medio Oriente.
“Abbiamo qui una giovane donna. Non mi sarebbe permesso dirlo – negli Stati Uniti, di solito, è la fine della carriera se lo fai – ma correrò il rischio: è una donna giovane e bellissima. Voleva essere qui, è incredibile. In Italia è una politica di grande successo. Non ti dispiace se dico che sei bellissima? Perché lo sei davvero”, dice il presidente americano mentre alle spalle ha la premier italiana e gli altri leader esteri.
Già prima di posare per la foto di rito il presidente aveva salutato Meloni con una calorosa stretta di mano davanti a flash e telecamere e le aveva detto: “Beautiful woman”. La premier italiana era l’unica donna presente tra gli oltre venti leader internazionali riuniti a Sharm el-Sheikh per lo storico evento.
Il presidente egiziano Al-Sisi “Accordo apre a nuova era di pace e sicurezza”
Parla anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi che sottolinea: “L’accordo su Gaza apre le porte a una nuova era di pace e sicurezza in Medio Oriente. E ancora: “La fine della guerra a Gaza dovrebbe essere la fine di tutte le guerre nella regione”, ha auspicato il leader egiziano, sottolineando che il suo Paese ospiterà un vertice per la ricostruzione di Gaza. Al-Sisi ha quindi rimarcato che la soluzione a due Stati è “l’unico modo per soddisfare le aspirazioni sia del popolo palestinese che di quello israeliano di mettere fine al conflitto”.
Bilaterale Meloni-al Sisi: “Insieme per la pace in Medio Oriente”
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ricevuto oggi, la premier Giorgia Meloni a margine del vertice di Sharm el-Sheikh, alla presenza del ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty e del capo dei servizi segreti egiziani Hassan Rashad.
Durante l’incontro, fa sapere Palazzo Chigi, Meloni e al-Sisi “hanno discusso i prossimi passi nella realizzazione del piano di pace” in Medio Oriente. Nello specifico, la premier ha ribadito “l’impegno dell’Italia a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo della Striscia di Gaza e al rilancio di un processo politico verso un quadro di pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente basato sulla soluzione dei due Stati”.
Bisogna “creare le condizioni per una rapida ricostruzione della Striscia” e “fornire il quadro politico che porti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente in conformità con le decisioni della legalità internazionale”, ha detto, secondo quanto riferito dal suo portavoce, il presidente egiziano a Meloni.

