La Gaurdia di Finanaza andrà a caccia di evasori con l’algoritmo: controlli incrociati su conti e bollette. Ecco come funziona e quando partiranno i controlli
La Guardia di finanza potrà accedere ai dati finanziari dei contribuenti. Si fa sempre più dura la lotta all’evasione fiscale in Italia. In attesa del via libera definitivo dal garante privacy, già a luglio potrebbe essere attuato il decreto sui controlli fiscali con l’anonimetro (è chiamato così il decreto attuativo del Ministro dell’economia, ndr) una serie di incroci di banche dati e analisi di rischio di ultima generazione.
Come si legge su ItaliaOggi: “L’archivio rapporti finanziari, la banca dati delle Entrate con le informazioni sui saldi dei conti correnti, dei conti depositi, cassette di sicurezze e altro ancora, potrà essere consultato ai fini della lotta all’evasione attraverso il nuovo algoritmo”. Nell’articolo, inoltre, si evidenzia che: “i dati contenuti nell’archivio dei rapporti finanziari sono resi disponibili dall’Agenzia alla Guardia di finanza, che li utilizza avvalendosi delle tecnologie, delle elaborazioni e delle interconnessioni con le altre banche dati di cui è titolare”.
Come funziona il nuovo algoritmo
I dati da cui sia l’Agenzia sia la Guardia di finanza sono quelli legati a dati personali comuni, contenuti nelle banche dati, relativi all’identità anagrafica ed alla capacità economica, tra cui dati riguardanti le dichiarazioni fiscali, il patrimonio mobiliare e immobiliare, dati contabili e finanziari, dati dei pagamenti, dei versamenti e delle compensazioni, nonché i dati di profilazione relativi agli eventuali indicatori di rischio desunti o derivati attribuiti ai soggetti; non sono oggetto di trattamento nei dataset.
Quando partono i controlli
L’accelerazione sull’anonimetro è stata segnata dal consiglio dei ministri del 26 maggio quando nella relazione sull’attuazione del piano di ripresa e resilienza (Pnrr) è stata indicata la trasmissione all’autorità sulla privacy per il via libera definitivo. Si potrebbe cominciare a partire dal mese di luglio.
Le precisazioni del decreto
Nel decreto si precisa che Agenzia e Guardia di finanza, in qualità di titolari del trattamento, trattano esclusivamente i dati personali indispensabili ed effettuano le operazioni di trattamento strettamente necessarie al raggiungimento delle finalità di accertamento per il contrasto all’evasione.
Le due realtà dovranno adottare tutte le misure necessarie per escludere i dati personali inesatti o non aggiornati dai trattamenti conseguenti all’analisi del rischio fiscale.
Si partirà dall’archivio dei rapporti finanziari e successivamente incroceranno le informazioni contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari con le altre banche dati a loro disposizione avvalendosi di opportune tecnologie informatiche e applicando le metodologie più appropriate.