Roma, 3 ott. (askanews) – L’Italia guida la ricerca mondiale sui rivelatori di particelle. La fisica barese Anna Colaleo, professoressa del Dipartimento Interuniversitario dell’Università e del Politecnico di Bari, è infatti stata riconfermata fino al 2027 presidente del gruppo di lavoro internazionale DRD1 (Detector R&D on Gaseous Detectors) che, nell’ambito del CERN, coordina lo sviluppo di rivelatori gassosi di nuova generazione destinati a svelare l’origine e la struttura dei costituenti fondamentali dell’universo. La DRD1 – si spiega in una nota – è una collaborazione internazionale di ricerca e sviluppo che fa parte dell’iniziativa più ampia dei R&D Collaborations del CERN, che mirano a sviluppare nuove tecnologie per i rivelatori di particelle del futuro, per l’implementazione della European Strategy for Particle Physics. DRD1 riunisce oltre 700 ricercatori provenienti da 133 istituzioni in 30 Paesi e rappresenta il principale polo internazionale dedicato allo sviluppo di rivelatori gassosi di nuova generazione per la fisica delle alte energie. Da diversi anni è a guida italiana. La collaborazione coordina attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico, con ricadute che si estendono anche ai settori della salute, dell’ambiente e dell’energia. La Prof.ssa Anna Colaleo, Ordinario di Fisica delle Particelle presso il Dipartimento Interuniversitario di Fisica “Michelangelo Merlin” di UniBa e PoliBa, associata all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e al CERN, è una scienziata di fama internazionale con una lunga esperienza in esperimenti di punta alla frontiera della conoscenza, come ALEPH e CMS. Durante il suo primo mandato, DRD1 si è affermata come una collaborazione solida e riconosciuta, capace di coordinare le attività di ricerca sui rivelatori per i futuri esperimenti, nonché di promuovere progetti europei competitivi, reti internazionali di ricerca e iniziative di tipo “blue-sky”. La rielezione della Prof.ssa Colaleo – continua il comunicato – conferma la fiducia della comunità scientifica nella sua leadership e rappresenta, al tempo stesso, un importante segnale di crescita e consolidamento per l’Italia e per il Dipartimento Interuniversitario di Fisica di Bari. Con questo nuovo mandato si rafforza la presenza delle istituzioni italiane nelle collaborazioni internazionali di maggiore rilievo, accrescendo la capacità di un’Università del Sud, di attrarre nuovi progetti e sviluppare sinergie strategiche nel campo della ricerca avanzata. “Intendo proseguire nel potenziamento delle infrastrutture di ricerca e nella formazione delle nuove generazioni di scienziati – sottolinea Colaleo – confermando Bari e l’INFN come punti di riferimento europei nello sviluppo delle tecnologie per i rivelatori del futuro”.

Colaleo confermata presidente del gruppo internazionale sull’origine della materia
