Il Comune ha aderito ad un protocollo d’intesa per contrastare la violenza di genere. Al QdS parla Maria Taormina, presidente della commissione Pari opportunità
FIUMEFREDDO – La cittadina ionico-etnea ha aderito al protocollo d’intesa tra il Centro ascolto antiviolenza ed i comuni della Diocesi di Acireale. Il sindaco di Fiumefreddo, Angelo Torrisi, ha infatti firmato la convenzione tra il C.A.V. “il Bucaneve” ed il Comune. Il primo cittadino ha concretizzato il lavoro della Commissione consiliare alle Pari opportunità presieduta dalla consigliera Maria Taormina, che porta avanti la battaglia dalla scorsa consiliatura. La Commissione è composta, inoltre, dalle consigliere Angela Scandurra e Mariacatena Nocella. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno e alle sensibilità dimostrate dalla Giunta e dal Senato cittadino. “Il grave problema della violenza sulle donne – afferma la presidente Taormina al Quotidiano di Sicilia – è oggi più che mai drammatico, perché è una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona”.
“Si tratta di un fenomeno – aggiunge – che non conosce differenze geografiche o culturali, e purtroppo è diffuso in qualsiasi ambito socioculturale in quanto scaturisce dalle distorsioni culturali, sociali e psicologiche del rapporto uomo-donna. Contro la violenza sulle donne esiste una rete di servizi ed è giusto che chi entra in contatto con una donna che ha subito violenza, deve innanzitutto riuscire a cogliere il problema, spesso nascosto o negato, e poi sapere come agire per indirizzarla verso il percorso più efficace possibile. È importante – ha proseguito la consigliera – parlarne ad alta voce di questo fenomeno, parlarne fa sentire le vittime meno sole e insegna che non è un argomento tabù da tenere nascosto”.
“Abbiamo quindi voluto dare la possibilità alle donne vittime di violenza residenti nel Comune di Fiumefreddo – spiega – di essere accolte da soggetti con competenze specifiche, che possano assicurare loro e ai propri figli un sostegno che le possa consentire di recuperare la propria individualità e riconquistare la propria dignità e libertà.
“La battaglia contro la violenza sulle donne va combattuta ogni giorno, senza risparmiare energie ed attenzioni, augurandoci che il fenomeno possa decrescere in intensità e gravità”, conclude Taormina.