Flag trapanese, Quinci tra polemiche e strategie - QdS

Flag trapanese, Quinci tra polemiche e strategie

Vito Manca

Flag trapanese, Quinci tra polemiche e strategie

giovedì 06 Gennaio 2022

La presidenza della Fondazione che si occupa di pesca, turismo e sviluppo eco-sostenibile è stata affidata al sindaco di Mazara del Mazara del Vallo. Le “accuse” di Tranchida: “Strappo politico”

TRAPANI – “Uno strappo politico”, l’ha definito il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Una scelta “in continuità con l’azione finora intrapresa”, è stata la prima dichiarazione del neo presidente della Flag trapanese Salvatore Quinci, che di mestiere fa il sindaco di Mazara del Vallo. La Fondazione ha un nuovo consiglio d’amministrazione – passato da cinque a dieci componenti – ma anche un chiarimento in corso. Le parole di Tranchida continuano a pesare come pietre: “Nessuna particolare amarezza da parte mia, ma la rinnovata determinazione ad arginare il subdolo intento di provare a buttare a mare il lavoro di ricucitura territoriale svolto dalla mia amministrazione in questi anni e su più fronti”. Ed ancora: “Si può anche perdere una battaglia, ma non certamente intendiamo arrenderci al perseguimento di una rivoluzione politica e culturale”.

Il Flag si occupa di pesca, ma anche di turismo e di sviluppo eco-sostenibile. Ha una componente pubblica – rappresentata dai Comuni della fascia costiera – ed una parte privata, che comprende associazioni di settore e realtà imprenditoriali.

Quinci, che nella sua prima uscita ufficiale da presidente ha provato a rimanere a distanza dalle polemiche: “Ritengo che la giusta interazione ed integrazione tra la componente pubblica e quella privata, espressa da questo consiglio d’amministrazione, sia fondamentale non solo per portare a compimento gli interventi in attuazione, garantendo l’efficacia dei risultati raggiunti, ma anche per dare concretezza alle importanti progettualità attualmente in cantiere, il cui avvio risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio e del sistema pesca”. Il nuovo corso di Quinci è già operativo. Il presidente del Flag ha infatti partecipato alla presentazione del progetto “Strade del Tonno Rosso”, promosso dal dipartimento Pesca Mediterranea della Regione e sostenuto con fondi europei. “Il progetto – si legge in una nota – mira alla valorizzazione del territorio e delle attività commerciali che insistono nelle aree storicamente interessate dalle pesca del tonno rosso con il sistema delle tonnare fisse”.

Il riferimento è alla mattanza che continua ad essere una meta da raggiungere nelle Isole Egadi. Il confronto con il governo nazionale per l’assegnazione di quote tonno in grado di garantire la sostenibilità economica e finanziaria della Tonnara di Favignana è un capitolo ancora aperto. Il progetto delle “Strade del Tonno Rosso” può contare sull’attenzione dell’assessore regionale alla Pesca Toni Scilla: “Si tratta di un settore strategico che punta a coniugare la tradizione con l’innovazione e la ricerca”.

“Nella fase iniziale – sottolinea la nota del Flag – saranno definiti due itinerari, uno dei quali riguarda i territori della Sicilia Occidentale, comprendente il litorale trapanese e le Isole Egadi. La Strada del Tonno Rosso trapanese intercetta la costa con le tonnare di Favignana e Formica, Marettimo, Levanzo, San Vito Lo Capo, Bonagia, Monte Cofano, Scopello, Pantelleria, Marsala, Mazara del Vallo, Torretta Granitola, Marinella di Selinunte”. Progetto ed impegni imminenti che tuttavia dovranno tenere conto delle polemiche. Il lavoro del Flag dovrà così indirettamente rispondere alle accuse di Tranchida, che si era candidato alla presidenza, e che all’esito del voto del nuovo Cda ha inserito l’elezione di Quinci in un contesto politico costruito su “talune forme di dissenso e di distinguo”, anche “d’invidie ed astio politico”, che hanno portato a quello che il sindaco ha indicato come un asse tra “Mazara, Marsala, San Vito Lo Capo e Valderice”, con la sponda della parte privata della Fondazione Torri e Tonnare del litorale trapanese. Tranchida fa comunque parte del Cda e di conseguenza potrà monitorare l’attività della nuova presidenza.

La sua sfida è già aperta: “Il territorio, anche nel comparto pesca, con un occhio attento alla tutela della piccola pesca e dunque alla particolare cultura storica e tradizionale che rappresenta, non solo va difeso, rivendicandone le potenzialità, ma va pure rilanciato e promosso, in particolare, sul tema, oggi più sensibile, delle tracciabilità e qualità della filiera agro-alimentare, dunque salute e dieta mediterranea, oltre a dover essere inserito come attrattore nella filiera turistica e culturale”.

Quinci ritiene che il Flag abbia tutte le carte in regola per affrontare le nuove sfide, anche quella di Tranchida, ed è sicuro che “questo Cda riuscirà – rimarca la nota della Fondazione – a fare sintesi delle competenze espresse da ciascuna delle componenti che lo rappresentano, in modo da esprimere una visione comune che sia in grado di declinare sui territori le strategie di sviluppo promosse da questo Flag”.
La linea della continuità, valorizzata da Quinci, trova un elemento di forza nella conferma di Giovanni Basciano (Agci Agrital) alla carica di vicepresidente.

Nel nuovo Cda anche l’assessore del Comune di Marsala Oreste Alagna, quello del Comune di San Vito Lo Capo Francesca De Luca, Salvatore Braschi (Confcooperative Federcopesca), Francesca Biondo (Federpesca), Natale Amoroso (Cooperativa “La Tramontana), Giacomo Pappalardo (CO.GE.PA Trapani), Salvatore Ajello (CO.GE.TA). Il consiglio d’amministrazione rimarrà in carica per i prossimi 3 anni.

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