ROMA – Da inizio marzo si sono verificati in Italia 34 suicidi e 23 tentati suicidi che possono essere ricondotti all’emergenza umana, sociale ed economica causata dal coronavirus. Lo sostiene un’analisi della Fondazione Brf – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, che ha aperto un “Osservatorio Suicidi Covid-19”.
“Gli atti suicidari cui in Italia e nel resto del mondo stiamo assistendo purtroppo non deve sorprenderci. Era prevedibile, dopo la drammatica emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19, che potesse scoppiare anche un’emergenza di ordine psichiatrico – spiega Armando Piccinni, psichiatra e presidente della Fondazione Brf -. È importante precisare che ognuno di questi drammatici episodi ha presumibilmente avuto varie cause scatenanti, ma è altrettanto probabile che l’emergenza che stiamo vivendo abbia fatto da detonatore”.
“Che i suicidi possano crescere numericamente – conclude Piccinni – è dunque un rischio concreto, se teniamo conto della gravità dei traumi che tante persone hanno subito. Ecco perché occorre non solo monitorare tale fenomeno, ma intervenire concretamente.
La Fondazione Brf già da diverse settimane si è messa a disposizione ed ha presentato un progetto, già all’attenzione delle istituzioni nazionali e di varie amministrazioni regionali, per fronteggiare l’emergenza psichiatrica e sociale, con la creazione di una Task-force, così da affrontare e gestire in centri dedicati questa seconda potenziale emergenza, non meno pericolosa della prima”. Al di là dei singoli casi, ricorda la Fondazione, “gli studi scientifici dimostrano che ogni qual volta siamo vittime di epidemie, crisi economiche, emergenze internazionali e cataclismi, assistiamo anche ad un incremento dei disturbi di natura mentale che possono portare, nei casi più estremi, a idee di auto-soppressione”.
L’Osservatorio Suicidi Covid-19 monitora il numero dei suicidi e dei tentati suicidi sulla base di un’analisi delle notizie di cronaca, locali e nazionali: “Urge, tuttavia, precisare che si tratta di un dato indicativo e non scientifico (specie perché, nella maggior parte dei casi, il coronavirus si trova ad essere concausa insieme ad altri fattori: umani, ambientali, sociali, patologici) che, tuttavia, rivela numeri preoccupanti e, per questo, da tenere quotidianamente sotto controllo”, conclude la Fondazione Brf.