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Fondazione Mach al lavoro sulla quinta “Rassegna dei vini Piwi”

Fondazione Mach al lavoro sulla quinta “Rassegna dei vini Piwi”

Due giorni di degustazioni per selezionare 140 etichette in concorso

Milano, 13 nov. (askanews) – La quinta “Rassegna dei Vini Piwi” è entrata nel vivo con le due giornate di degustazione e valutazione in corso alla Fondazione Edmund Mach (FEM) di San Michele all’Adige (Trento). La manifestazione, ideata e organizzata dalla Fondazione con il patrocinio di Piwi international – Italia e del Consorzio Innovazione Vite, riunisce quest’anno oltre 140 etichette provenienti da tutta Italia e da alcuni Paesi esteri.

Le etichette sono suddivise nelle categorie rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata, vini spumante Metodo Classico, vini spumante Metodo Charmat-Martinotti, vini frizzanti e vini da uve sottoposte ad appassimento con zucchero residuo superiore a 5 g/l. La valutazione è affidata a una commissione formata da trenta esperti, tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori del settore agroalimentare, affiancati dagli studenti del corso enotecnico nelle varie operazioni della rassegna. La cerimonia di premiazione è in programma giovedì 22 gennaio alla Fondazione Edmund Mach.

Il presidente della Fondazione Edmund Mach, Francesco Spagnolli, ha spiegato che “quella dei vitigni tolleranti alle principali patologie fungine è una delle strade strategiche del futuro della vitienologia”, evidenziando come il concorso presenti quattro elementi distintivi, dalla tipologia dei vini coinvolti alla partecipazione degli studenti, fino all’uso di schede informatizzate che riducono la possibilità di errore.

I vini Piwi sono ottenuti da uve prodotte da varietà selezionate per la tolleranza alle principali malattie fungine, in particolare oidio e peronospora, e permettono di ridurre in modo significativo il numero di interventi fitosanitari. Il Registro nazionale delle varietà da vino comprende attualmente 36 varietà Piwi, quattro delle quali iscritte grazie al lavoro della Fondazione Edmund Mach e del Consorzio Innovazione Vite.

La rassegna prosegue quindi con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la diffusione di queste varietà, considerate una delle risposte più concrete alle sfide agronomiche e ambientali della viticoltura contemporanea. La conclusione delle valutazioni nella giornata del 13 novembre rappresenta una tappa centrale verso la selezione dei vini premiati, che saranno presentati al pubblico a gennaio.

La Fondazione Edmund Mach è attiva dal 1874 e rappresenta un centro di riferimento internazionale nei settori dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente. Opera in un campus di 14 ettari che comprende laboratori, serre, aule didattiche e un’azienda agricola sperimentale, svolgendo attività di formazione, ricerca scientifica, sperimentazione e consulenza tecnica. Questa integrazione tra competenze e strutture ne fa un polo unico in Europa per l’innovazione e lo sviluppo del settore agroalimentare.