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Fondazione Marea, una visione e claim per “una Sicilia che deve restare, tornare e approdare”

Fondazione Marea, una visione e claim per “una Sicilia che deve restare, tornare e approdare”

L’incontro, condotto da Antonio Perdichizzi, imprenditore sociale e fondatore di Isola Catania, si apre con i dati Svimez-Istat usciti lo scorso novembre 2025

Una Sicilia dove restare, tornare e approdare”, questo il claim di Fondazione Marea, una comunità di cooperazione sociale che, a un anno dalla sua costituzione, lancia lo scorso venerdì 5 dicembre presso Isola Catania il Meet Marea, la presentazione al pubblico di alcuni dei 13 progetti selezionati in un anno di ricerca, provenienti da ogni provincia siciliana. Progetti di impatto sociale e per lo sviluppo del territorio, con l’obiettivo di portare valore ed attrarre lavoratori e imprenditori nell’isola. Ospiti della serata Gianluca Costanzo, vice presidente Giovani Imprenditori Confindustria, e Stefano Arduini, direttore del magazine VITA.

Costanzo: “Luogo di contaminazione e di idee di innovazione”

Gianluca Costanzo saluta con entusiasmo il progetto e rivolge i suoi auguri ai progetti selezionati ricordando, da siciliano, quanto è importante l’incubazione di idee innovative per il territorio: “questo è un luogo di contaminazione, ed essere pionieri vuol dire riuscire a contaminare gli altri con le proprie idee di innovazione. La costituzione del network è quanto più può stravolgere il paradigma dell’esodo dei siciliani e questo è quello che più mi rende felice da siciliano”.

Perdichizzi: “Vogliamo proporre una visione diversa con una rete di aggregazione”

L’incontro, condotto da Antonio Perdichizzi, imprenditore sociale e fondatore di Isola Catania, si apre con i dati Svimez-Istat usciti lo scorso novembre 2025: dalla Sicilia vanno via ogni anno 50mila persone e attualmente sono 844mila i siciliani che vivono all’estero. Il dato però più sconcertante è quello sulle previsioni: sono 859mila gli abitanti che la Sicilia perderà nei prossimi 25 anni, circa il 18%. Il piano del Governo contro l’espatrio prevede anche quello riguardante le aree interne, nel quale si legge a pagina 45 che alcune di: “queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza, ma nemmeno devono essere abbandonate a se stesse. Hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”.

Fondazione Marea si impegna per un cambio di rotta: “Fondazione Marea non ci sta – racconta Antonio Perdichizzi –, come non ci stanno molte altre energie della nostra Sicilia. Vogliamo proporre una visione diversa che si ponga l’obiettivo di trasformare la “diaspora” da una minaccia grandissima a una opportunità attraverso un network, una rete di aggregazione. Il nostro obiettivo è unire le risorse e le competenze di questa rete straordinaria di siciliani competenti in tutta Italia e in tutto il mondo per far crescere e nascere imprese sociali qui in Sicilia”.

La Fondazione Marea

Fondazione Marea è composta all’attuale da 423 pionieri provenienti dall’Italia e dall’estero, pronti a credere nella possibilità di reinvestire sulla Sicilia e sulle aree interne tanto a rischio, attraverso l’imprenditoria sociale e generativa, attraverso chi resta ma anche chi decide di andare via e di non abbandonare ideologicamente la propria terra, attraverso chi, da meridionale, coltiva ancora il sogno di veder crescere il Sud. Con tali propositi, Antonio Perdichizzi espone gli obiettivi principali di Fondazione Marea riguardanti i prossimi anni. Primo fra tutti, mettere in connessione le imprese già esistenti con una rete di competenze dall’estero. In un anno di ricerca territoriale da parte di Fondazione Marea, le imprese intercettate hanno avuto modo di incontrarsi a Favara presso Farm Cultural Park al quale incontro sono poi susseguite le giornate d formazione dette bootcamp.

L’incontro a Isola Catania

“Sono 64 le persone (56% donne) – continua Perdichizzi – che fanno parte dei 13 progetti selezionati. Progetti riguardanti lo sviluppo locale, la cura della persona, la rigenerazione urbana e la promozione culturale e turistica. Ci incontreremo prossimamente a fine dicembre a Palermo chiudendo il giro conoscitivo. La coesione, la fratellanza e la sorellanza tra le province di Sicilia si fa anche così. Ed è un tratto prezioso e importante“.

I progetti partecipanti al pitch di presentazione proposto durante l’incontro dello scorso venerdì 5 dicembre sono Maqaluba con sede a Delia in provincia di Caltanissetta, un centro di rigenerazione rurale; Abixama Rural Lab con sede a Buscemi, un format di slow wedding e di promozione territoriale; e Inclusiva, cooperativa sociale per l’accessibilità digitale ai diversamente abili.

A conclusione di Meet Marea, la testimonianza di Stefano Arduini il quale racconta il suo percorso come direttore di VITA, il primo megazine in Italia dedicato all’impresa sociale, al volontariato, al no profit e alla democrazia ravvicinata: “chi lavora nell’economia in questi termini produce degli impatti sociali e civili fondamentali che andrebbero valorizzati“.

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