Stanziati 2 milioni di euro per interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza di locali e impianti. La risorse vengono attinte attraverso il Po Fesr
I convitti e gli educandati potranno usufruire di due milioni di euro per lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dei locali.
L’avviso della Regione utilizza fondi a valere sull’Asse 10 “Istruzione e Formazione”, che definisce come propria priorità “investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente, sviluppando l’infrastruttura scolastica e formativa”.
L’avviso permetterà alle singole istituzioni interessate di riorganizzare, migliorare e valorizzare eventuali spazi già presenti a scuola attraverso opere di manutenzione ordinaria o di manutenzione straordinaria, in accordo con gli Enti locali.
Come presentare domanda
Ogni istituzione potrà presentare una sola candidatura, e saranno ammessi a finanziamento gli interventi di ristrutturazione, adeguamento funzionale e messa in sicurezza di locali, impianti e spazi (anche esterni) adibiti alle finalità istituzionali dei convitti ed educandati, compreso l’acquisto di arredi scolastici dedicati purché tutto ciò sia localizzato presso gli istituti inseriti nella richiesta.
Le domande dovranno pervenire all’ufficio di competenza entro e non oltre il giorno 30 aprile. Le domande di partecipazione all’Avviso potranno essere inviate tramite posta elettronica certificata, sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante dell’ente richiedente o da un suo delegato.
I requisiti necessari per presentare la domanda
L’istituzione che intende presentare la candidatura deve essere in possesso di almeno un progetto di fattibilità tecnico-economica. Il progetto deve essere stato approvato da parte del Rup prima della presentazione della candidatura e il relativo provvedimento di approvazione deve essere trasmesso al momento della presentazione della richiesta di finanziamento.
La proposta progettuale, quindi, deve comprendere un progetto di fattibilità, costituito almeno da una relazione generale, da una stima del costo complessivo dell’operazione e da uno schema grafico di massima; qualora si preveda l’acquisto di beni mobili, bisogna produrre una scheda progettuale sintetica dei beni da acquistare, con riferimento limitato alla tipologia e alle caratteristiche degli stessi, senza indicazione alcuna di ditte produttrici o distributrici né di marche o modelli specifici, al fine di non ledere il principio delle pari opportunità e libera concorrenza.
L’importo massimo previsto per singola richiesta
L’importo massimo per singola richiesta non potrà superare i 500 mila euro. Il processo di valutazione delle domande si concluderà con l’approvazione di una graduatoria, sulla base di una serie di criteri: la ricevibilità formale, che si riferisce all’inoltro nei tempi e nelle forme richieste, e alla completezza e regolarità della domanda e degli allegati.
Ammissibilità della domanda
Quindi si passa all’ammissibilità: potranno essere accolte richieste per edifici pubblici adibiti a convitti ed educandati, di proprietà o comunque in uso del soggetto attuatore che richiede il finanziamento, per un periodo congruo e, comunque, con l’obbligo di destinazione ad edilizia scolastica per un periodo non inferiore a cinque anni.
La valutazione andrà poi a verificare il contributo del progetto alla valorizzazione dell’uso degli ambienti interni ed esterni dell’edificio da parte dei fruitori, rilevanza del progetto in relazione alla popolazione scolastica beneficiaria, quanto gli interventi valorizzino lo sviluppo e la promozione di attività sportive, artistiche e ricreative, quanto contemplino il miglioramento e l’asseveramento delle strutture correlate alla fruibilità delle stesse da parte delle persone diversamente abili.
A chi spettano le verifiche
Sarà l’Ufficio Speciale regionale ad effettuare la verifica della sussistenza dei requisiti di regolarità formale e di ammissibilità sostanziale, trasmettendo le pratiche alla commissione di valutazione, che sarà nominata con decreto del dirigente, successivamente alla scadenza dei termini di presentazione delle domande, le istanze ammissibili che hanno superato la fase istruttoria.
Michele Giuliano