“Da mesi – ha continuato – sto denunciando il fatto che il servizio pubblico locale con le attuali regole non sarà in grado di portare tutti al lavoro o a scuola se non si riuscirà a ottenere, per esempio, una diversificazione degli orari di inizio delle diverse attività. E’ una questione che ho posto come fondamentale ma alla quale non abbiamo ancora avuto una risposta. Sono convinto che non possiamo, come Paese, in questo momento – ha proseguito – rinunciare alla riapertura di scuole e università perchè altrimenti rischiamo di perdere per i nostri ragazzi qualcosa che è fondamentale: la possibilità di essere in un ambito nel quale socializzare. Se vogliamo andare verso una vera normalità, non possiamo perdere questo. Mi auguro che si possano fare riflessioni e che il 14 settembre si possano riaprire le scuole. Sono un pò preoccupato”, ha concluso.
(ITALPRESS).