Formazione, 450 milioni per i laboratori degli Istituti tecnici specializzati - QdS

Formazione, 450 milioni per i laboratori degli Istituti tecnici specializzati

Michele Giuliano

Formazione, 450 milioni per i laboratori degli Istituti tecnici specializzati

mercoledì 23 Novembre 2022

Pnrr, accordo tra ministero Istruzione e Merito e conferenza Regioni. L’Isola seconda, insieme al Lazio, per numero di istituti riconosciuti (11)

PALERMO – In arrivo fondi importanti per gli 11 Its siciliani, le scuole post diploma ad alta specializzazione tecnologica che realizzano percorsi biennali alternativi all’università e formano tecnici superiori.
È stato raggiunto un accordo tra il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e la commissione istruzione, università e ricerca della conferenza delle Regioni e delle province autonome sulla ripartizione immediata di 500 milioni destinati al potenziamento dei laboratori degli Its. Una quota consistente sicuramente toccherà proprio alla Sicilia dal momento che è la seconda regione italiana, insieme al Lazio, ad avere il maggior numero di Its riconosciuti.

Questi fondi si inseriscono nell’ambito della misura 1.5 della missione Istruzione e Ricerca del Pnrr, che prevede un investimento complessivo di 1,5 miliardi a favore degli Its per favorire la crescita del sistema di formazione terziaria e per lo sviluppo e il potenziamento delle dotazioni laboratoriali. E una buona parte di questi fondi arriveranno in Sicilia, considerato che il territorio conta ben 11 istituti, al secondo posto tra le regioni italiane, superata solo dalla Lombardia, che ne conta 24. Il riparto delle risorse destinerà 450 milioni agli istituti esistenti, dei quali il 60% destinato agli Its del Centro-Nord e il 40% destinato agli Its del Sud.

I criteri di riparto si baseranno sulla valorizzazione del numero di iscritti ai percorsi Its per 60% e sull’assegnazione di una quota fissa del 40%. Inoltre, i rimanenti 50 milioni saranno accantonati per le nuove fondazioni, con la clausola che qualora i corsi non venissero attivati entro il 2023, i fondi verranno restituiti e spalmati su tutte le regioni.

“Sono molto soddisfatto dell’accordo ottenuto con le regioni” dichiara il Ministro Valditara “sia per ragioni di metodo che di merito. Dal punto di vista del metodo, segniamo una svolta nel rapporto tra ministero, regioni e territorio, all’insegna del confronto continuo e della valorizzazione delle autonomie, in nome di obiettivi virtuosi comuni”.

Gli Its si inseriscono nel sistema di formazione terziaria professionalizzante non universitaria. Sono realizzati in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali. I percorsi si articolano di norma in 4 semestri (1.800/2.000 ore – corsi biennali V livello Eqf) e possono arrivare fino a 6 semestri (corsi triennali VI liv. Eqf). Ancora, consentono di fare un’esperienza di stage in azienda. Le aziende partner ricoprono un ruolo fondamentale, in quanto sono parte attiva nella co-progettazione dell’offerta formativa.

I percorsi formativi si rivolgono a giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che sono in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale e che abbiano frequentato un corso annuale integrativo di istruzione e formazione tecnica superiore. La partecipazione è totalmente gratuita, in quanto gli Its sono finanziati con fondi pubblici, sia nazionali che comunitari.

“Il potenziamento della filiera degli Its – prosegue il ministro – permetterà di connettere più profondamente il sistema di istruzione e formazione con le esigenze concrete dei territori e del tessuto produttivo. Il pragmatismo che guarda alla realizzazione dei fatti piuttosto che alle parole generiche è il cambio di passo che da subito ho voluto trasmettere”.

In Sicilia gli 11 Its coprono le sei aree tecnologiche della mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, le nuove tecnologie della vita, le nuove tecnologie per il Made in Italy, le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il turismo e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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