Formazione, Avviso 8 “congelato” si resta in attesa dell’esito del Cga - QdS

Formazione, Avviso 8 “congelato” si resta in attesa dell’esito del Cga

Michele Giuliano

Formazione, Avviso 8 “congelato” si resta in attesa dell’esito del Cga

giovedì 20 Giugno 2019

Diversi enti hanno avviato una battaglia con la Regione, graduatoria ferma in attesa del pronunciamento. A settembre prevista l’udienza di merito, l’Avvocatura ha espresso il parere di fermare tutto

PALERMO – Ogni volta che sembra sia arrivato il momento buono, ecco che qualcosa arriva ad interrompere il cammino dell’Avviso 8/2016. Per l’ennesima volta, qualunque decisione è stata rimandata, e con essa qualunque attività, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Giustizia Amministrativa per i ricorsi presentati dall’Associazione Politea, Eap Fedearcom e Unci, che vi si sono appellati a seguito della sentenza del Tar Sicilia Palermo che ha approvato le graduatorie definitive del bando, ultimo passo per poter finalmente avviare le attività.

L’assessorato vuole però attendere che tutta la trafila giudiziaria si chiuda, e attendere il 25 settembre, quando i ricorsi saranno discussi nel merito, quando il Cga della Regione Sicilia può confermare in sede di appello la sentenza di primo grado o disporne l’annullamento, con una varietà dì potenziali “effetti conformativi” sulla successiva azione amministrativa al momento non prevedibili. Insomma, ancora mesi che si aggiungono alla lunga serie già trascorsa, in cui molti lavoratori, rimasti fuori dall’Avviso 2, con cui è ripartito il settore, speravano di poter ricominciare, con i 110 milioni di euro messi a disposizione per un elenco di circa 700 corsi formativi, senza considerare l’ormai certo scorrimento della graduatoria, visto che un buon numero di enti, nel frattempo, ha cessato l’attività. La nuova graduatoria, per essere legittimata, ha tenuto conto delle due indicazioni date dal Tar, che ha richiesto che fossero rivisti i punteggi attribuiti agli elementi di valutazione all’interno dell’avviso 8 indicati come A1, A2, B4 e B5. In particolar modo, A1 e A2 sono stati riparametrati su base 1, mentre i diversi pareri dati sia dal Tar e dal Cga hanno avuto come risultato che per i criteri B4 e B5 valgono i punteggi attribuiti dalla commissione di valutazione.

Sulla base della nuova graduatoria, prima della proroga appena firmata, le attività formative sarebbero dovute riprendere tra aprile e giugno. Qualche mese fa erano stati respinti gli ennesimi ricorsi che miravano alla sospensione degli effetti della graduatoria dei corsi finanziati: due enti di formazione avevano presentato ricorso all’ultima graduatoria, con richiesta di sospensiva, perchè non gli sarebbero stati assegnati dei punteggi premiali rispetto alle consolidate esperienze nel settore, ma il Tar ha deciso di rigettare le motivazioni addotte in quanto “non supportati da sufficiente fumus boni iuris tale da indurre ad una ragionevole previsione sull’esito positivo del ricorso”. Insomma, tirando un po’ a destra e un po’ a sinistra, l’assessorato regionale è andato avanti senza mollare il colpo, rivedendo dove necessario, tenendo duro per portare alla fine il progetto.

Un altro momento di fermo alla graduatoria (rivista ben tre volte in questi due anni) era arrivato dal Cga che espresse parere negativo in riferimento all’attribuzione dei punteggi per i criteri ‘B4’ e ‘B5’, inerenti l’esperienza e l’anzianità del personale assunto a tempo indeterminato. In tutta risposta, l’assessorato regionale ha preferito depennare i due criteri, portando sullo stesso piano enti nuovi e enti storici, che lavorano nel settore da anni e che contano al proprio interno buona parte degli 8 mila lavoratori al momento a casa, in attesa di risposte.

I giudici amministrativi decisero infatti che prima dell’approvazione dell’operazione può anche essere dimostrato attraverso una dichiarazione che però deve avere ad oggetto un requisito posseduto.

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